Indagato l’autista del pickup. «Andrea non ricorda nulla. Continua a piangere»

Pusiano Parla l’avvocato di Valsecchi, iscritto nel registro per omicidio stradale. Eseguite le autopsie, funerali da fissare

Pusiano

«Ricorda poco o nulla della notte dell’incidente. Stava tornando a casa alla guida del suo pickup Ford Ranger. Aveva appena imboccato il tunnel quando improvvisamente è diventato tutto nero, poi il rumore dello schianto, le lamiere, è sceso dall’auto e si è accasciato».

Fabrizio Consoloni, avvocato lecchese, è il legale di Andrea Valsecchi, 31 anni, di Pusiano, il giovane al volante del fuoristrada che si è scontrato violentemente con la Volkswagen Golf su cui viaggiavano Mattia Mazzina, 42 anni, di Colico e Ivan Mezzera, che avrebbe compiuto 44 anni lunedì scorso, di Bellano. Senza scampo. Vivo, con una probabile con una frattura alla spalla, il terzo amico a bordo della vettura. Avevano appena festeggiato in anticipo il compleanno di Mezzera in un locale della zona.

Dinamica da chiarire

Fuori pericolo i tre giovani senegalesi, residenti in Valtellina, sull’Opel corsa, la terza vettura coinvolta nello schianto, la prima a incrociare il pickup all’interno della galleria di Pusiano nella notte tra sabato e domenica pochi minuti dopo le due.

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La Procura di Como ha aperto un fascicolo sull’incidente: l’uomo di Pusiano è stato iscritto nel registro degli indagati. Pesantissima l’ipotesi di reato, omicidio stradale plurimo, rischia una pena tra gli otto e i dodici anni.

«Stamattina (ieri per chi legge, ndr) è stato conferito al professor Cesare Garberi, dell’ospedale Sant’Anna di Como, l’incarico per le autopsie sui corpi delle due vittime - spiega Consoloni - Sono state eseguite nel pomeriggio. Non abbiamo ritenuto necessario nominare un perito di parte per assistere all’esame autoptico. Lo faremo quando sarà disposta la perizia cinematica necessaria per ricostruire la dinamica. Siamo invece ancora in attesa degli esiti dei test alcolemici e tossicologici».

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Fondamentale sarà stabilire anche le velocità dei mezzi coinvolti nel terribile schianto. Dalle lamiere contorte dei veicoli risulterebbe evidente come l’impatto tra la Volkswagen e il pickup, quest’ultimo diretto verso Erba, sia stato frontale. Il fuoristrada potrebbe aver invaso la corsia opposta, ma gli accertamenti sono ancora in corso. Un colpo di sonno, un malore: si indaga.

«Andrea, volontario del Lariosoccorso di Erba, un impiego nella ditta dei genitori, incensurato, è sotto choc - conclude Consoloni- È ricoverato in ospedale, ha lesioni interne, ricorda poco. Il buio improvviso, come ho detto, e gli istanti subito dopo l’incidente. Sabato sera aveva cenato a casa dei genitori, poi è uscito, non è ancora stato in grado di raccontarmi dove sia andato. Stava rientrando al momento dello schianto. Continua a piangere, non riesce a fare altro. È devastato».

La tragedia

Senza più lacrime invece, distrutti dal dolore, incapaci di credere alla tragedia, i famigliari e gli amici di Ivan e Mattia, padre di due bambini. Due amici descritti come bravi ragazzi, lavoratori seri e affidabili, ognuno nel proprio settore: Ivan era ingegnere, laureato al Politecnico di Milano, impiegato in un’azienda di Dervio; Mattia era titolare della Tekno Pellet di Colico, ditta di famiglia, specializzata nel settore del riscaldamento, di cui da qualche anno aveva assunto la titolarità. Si attende la data delle esequie.

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