Antica tomba o un forno pre romano. La scoperta degli alpini nei boschi
Castelmarte Un mistero il manufatto che si “nasconde” tra gli alberi sulla via per Proserpio. Il capogruppo delle penne nere Minoretti: «Ci rivolgeremo a un esperto per capire cosa sia»
C’è un mistero nella collina di Castelmarte, sulla via per Proserpio si trovano alcuni manufatti - per ora di difficile datazione - che alcuni sostengono essere di epoca preromana. I locali alpini vogliono riscoprire e datare le opere per tramandarle alle nuove generazioni facendole conoscere, si cerca un esperto che possa dare una mano per capire la storia dei manufatti. Il primo passo è ripulire l’area per poi cercare una datazione ed eventualmente riscoprire queste opere che potrebbero essere arrivate fino a noi da molti anni addietro, già in questi giorni gli alpini sono impegnati appunto in operazioni di pulizia del terreno.
Il capogruppo degli Alpini di Castelmarte Marco Minoretti, recentemente rieletto e in sella ormai da 11 anni, spiega la volontà di conoscere e riscoprire questo spaccato di storia del paese: «Questi manufatti da sempre a memoria d’uomo sono nella zona sotto via per Proserpio, non si è mai fatta una verifica per capire di cosa si tratti e la nostra volontà è di ripulire l’area come stiamo facendo per poi capire, grazie magari alla disponibilità di qualche esperto, quale fosse la loro funzione e magari avere una data».
Ci sono diverse teoria per ora però non verificate: «Alcuni sostengono si tratti di una tomba oppure un forno di epoca preromana, è un eventualità che va totalmente verificata e non spetta a noi questo compito ma a chi ha delle conoscenze specifiche in merito. Noi vogliamo attivare una riflessione portando attenzione sull’area».
Gli alpini stanno già facendo molto per riscoprire queste opere: «Abbiamo dato avvio ad un’operazione di pulizia di questa zona denominata Croce dei Morti in modo da rendere l’area accessibile e riuscire a datarle in futuro: se come pensiamo si tratta di manufatti di un certo interesse. Si potrebbe poi creare anche un percorso per raggiungerli. Questo è uno dei progetti principali che stiamo portando avanti».
In realtà sono due i progetti in realizzazione da parte degli alpini, il secondo riguarda un lavatoio: «Oltre all’intervento in via per Proserpio ne abbiamo un altro in Via Cascina Emilia con la sistemazione del vecchio lavatoio distrutto purtroppo dai cinghiali. L’intenzione è di sistemare l’area e poi realizzare una recinzione che impedisca ai cinghiali di fare ulteriore danni».
Il sindaco di Castelmarte Elvio Colombo plaude l’impegno degli alpini ma non conosceva l’esistenza delle opere: «Non ho mai visto questi manufatti, non sono conosciuti in paese, sono stati trovati immagino dagli alpini. Se serve la nostra collaborazione c’è la disponibilità».
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