Anziano precipita dalla ferrata e muore
Canzo Vittima un escursionista di 82 anni di Meda, camminatore esperto e conoscitore della zona dei Corni. L’allarme lanciato alle 22 di venerdì dai familiari. Il corpo individuato grazie al segnale dello smartphone
È finita in tragedia l’escursione in montagna di un uomo di 82 anni brianzolo, grande appassionato di camminate e particolarmente esperto della zona.
Il corpo di Enrico Marelli, pensionato residente a Meda, è stato recuperato intorno alla mezzanotte tra venerdì e ieri, dopo che durante la serata era scattato l’allarme per il suo mancato rientro a casa.
L’accaduto
Secondo una prima ricostruzione Enrico Marelli era uscito venerdì mattina per affrontare la ferrata dei Corni di Canzo quando è precipitato. Non è stato stabilito se sia rimasto vittima di un malore o se è caduto per qualche altro motivo: il magistrato di turno ha deciso di restituire immediatamente la salma ai familiari, senza dover procedere all’autopsia.
Imponente la macchina dei soccorsi che si è messa in moto venerdì alle 22: sono intervenute sei squadre Saf (Speleo-alpino-fluviale) dei vigili del fuoc da Canzo, Erba e Como e il personale del Soccorso alpino del Triangolo lariano.
Il corpo dell’escursionista è stato localizzato con il sistema “Imsi catcher” che individua la posizione di uno smartphone e quindi ritrovato dall’elicottero del 118, che ha calato il personale con il verricello, nella speranza di trovare il pensionato ancora in vita. Purtroppo, hanno invece verificato che non c’era nulla da fare. La salma si trovava in una zona impervia difficilmente raggiungibile altrimenti.
Enrico Marelli, in buona forma fisica nonostante l’età non più giovanissima e amante delle escursioni in montagna, e in più grande conoscitore della zona, aveva annunciato alla famiglia l’intenzione di provare a percorrere proprio la ferrata dei Corni. Era partito da Meda alle 8.30 per arrivare sulla via, raggiungibile dopo la semplice escursione che parte da Gajum.
Segnalazione
Nel corso della giornata il pensionato non ha poi più fornito informazioni e, naturalmente, con il passare delle ore è salita la preoccupazione dei familiari, che in serata hanno lanciato l’allarme chiedendo l’intervento dei soccorritori che grazie all’individuazione dello smartphone hanno individuato nel giro di poco tempo la posizione della salma, mentre da terra si stavano muovendo gli uomini del soccorso alpino di Lecco.
Sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione di Asso a cui è toccato l’ingrato compito di fare da tramite con la famiglia e i vigili del fuoco di Canzo, Erba e di Como.
Prima, nel pomeriggio di venerdì, era scattato un altro allarme di ricerca persona tra Caslino e Ponte Lambro di una donna di 48 anni di origini brasiliane che è stata sorpresa dal buio al rientro dal Monte Puscio. In questo caso il recupero è avvenuto tranquillamente senza conseguenze fisiche per donna coinvolta.
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