Asso dice addio a Sironi, meccanico e consigliere

Lutto Il figlio Fernando: «Ha iniziato quando aveva solo dieci anni, lavando le Topolino». Negli anni Settanta in officina c’era la sede della Cri

Era sempre al lavoro, lo si poteva vedere mattina e sera passando dalla provinciale indaffarato nella sua officina, il luogo in cui ha in pratica passato gran parte della vita. Sempre presente per settant’anni.

È scomparso Umberto “Ciccio” Sironi, 83 anni, meccanico d’auto e titolare dell’officina omonima all’ingresso del paese, per anni anche distributore di carburante, ex consigliere comunale e responsabile per un periodo della Croce Rossa di Asso che aveva sede proprio nella sua officina.

Persona conosciuta da tutti, Sironi dava sempre una mano a chi si trovava in difficoltà, ed era un punto di riferimento per la comunità considerando la sua presenza costante nell’officina.

La commozione

Il funerale si terrà oggi, lunedì, alle 15, nella parrocchiale di Asso preceduto alle 14,30 dal rosario. Lascia la moglie Elda Pina, i figli Fernando e Giorgio e tutti i parenti .

Il figlio Fernando “Nando” Sironi racconta: «Ha iniziato a lavorare nell’officina all’età di dieci anni quando è stata aperta ed era di proprietà degli zii, stiamo parlando del 1951. Allora si poteva lavorare sin da piccoli, raccontava che a 10 anni gli avevano regalato gli stivaletti di gomma per lavare le Topolino. Poi ha acquistato la struttura e da allora è sempre stato nella sua officina, circa 70 anni di attività,  ancora ora era titolare».

Per un buon periodo l’officina Sironi era sede anche della Croce Rossa di Asso: «Negli anni Settanta l’ambulanza era proprio in officina, quando serviva mio padre lasciava il lavoro di meccanico, saliva sull’ambulanza e andava a soccorrere le persone. Questa indole di spendersi per la comunità l’ha sempre avuta e mantenuta per tutti questi anni. Per un mandato era stato anche consigliere comunale».

Tra i tratti salienti di Umberto Sironi, da sempre conosciuto come Ciccio, il figlio racconta: «Credo si possa rimarcare la sua dedizione alla famiglia e al lavoro. Quando era in rianimazione, pochi giorni fa, mi ha detto: “Non abbatterti, vai avanti”. Tra i tanti aneddoti posso ricordare alcune persone aiutate, in particolare una famiglia che scappava dalla dittatura di Ceausescu ed è venuta in Italia. Lui li ha aiutati in tutti i modi, siamo ancora grandi amici, ci sentiamo spesso. Era un’altruista di natura, ha sempre dato una mano a tutti».

Persona di grande cuore

Il sindaco di Asso Tiziano Aceti spiega: «Era una persona di cui tutto il paese parlava bene, era un emblema e un punto di riferimento, all’inizio era sempre disponibile per la Cri. Siamo sempre stati amici, parlavo spesso di cosa accadeva in paese con lui e la moglie».

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