Aumentano ancora i casi di streptococco e non si trovano più tamponi

Salute Mamme comasche in allarme, nelle farmacie è corsa al test “fai da te”. Il medico rassicura: «Batterio che esiste da sempre. Le complicanze? Rare»

Non si trovano tamponi per lo streptococco, le farmacie hanno avanzato pochi pezzi e faticano con i fornitori a trovare nuove scatole.

Da fine febbraio in città e non solo è scoppiata una epidemia di streptococco tra i bambini. Con la pandemia ci siamo abituati, a volte esagerando, ai test fai da te per la ricerca di virus e batteri. La stessa Ats Insubria ha suggerito ai pediatri di fare i tamponi nei loro ambulatori gratis come forma di monitoraggio. Molte mamme però, allarmate, sono corse in farmacia a comprare lo stesso test fai da te, per accorciare i tempi. Non solo, tanti medici di famiglia suggeriscono ai familiari dei bambini ammalati di usare questi strumenti in caso di sintomi, così da giustificare l’uso degli antibiotici. Il risultato è che riuscire a comprare questi tamponi è da settimane una missione quasi impossibile.

Un batterio comune

«Le richieste sono esplose – racconta Massimiliano Cappellodalla farmacia Orsenigo – questi test esistono da anni, ma prima della pandemia ne facevamo a dire tanto quattro oggi in dodici mesi. Adesso le famiglie interessate sono decine al giorno». Questa farmacia, al contrario per esempio di quella di Breccia, non somministra i test direttamente per la difficoltà di gestire i bambini più piccoli. Tra immaginabili pianti e capricci. «Sono mancati a lungo dai fornitori e se riusciamo a reperirli lo facciamo ancora con fatica – dice Davide Marelli dalla farmacia di via Leoni – immagino che la gente dopo il Covid si sia ormai abituata a fare i tamponi. Anche medici e pediatri tengano in considerazione i risultati di questi test per decidere la giusta terapia». Con qualche dubbio sull’affidabilità e sul modo di fare questi esami da soli, entro le quattro mura domestiche.

Lo streptococco è un batterio che comunemente circola durante tutto l’anno. Nella fascia pediatrica in particolare può dare febbre, mal di gola, ma i sintomi possono essere anche lievi e più sfumati, se non del tutto assenti. Solo in rari casi possono insorgere complicanze come la scarlattina, ragione per cui le autorità sanitarie chiedono ai pediatria di monitorare il fenomeno.

Eccesso di zelo?

«Lo streptococco c’è sempre stato – ragiona Marco Fini, medico di famiglia al lavoro in città – e le complicanze sono davvero rare. È vero che nel dubbio, forse con un po’ di eccesso di zelo, si tende a consigliare il tampone. Così da giustificare l’uso dell’antibiotico. Ormai forse con la pandemia ci siamo abituati ai tamponi e ai test fai da te. E certo però è sbagliato cedere agli allarmisti e alle esagerazioni da parte delle famiglie».

Per contrastare l’azione di questo batterio pediatri e medici possono decidere di prescrivere l’antibiotico. Ma la scelta è nelle mani dei camici bianchi. Le famiglie, fatto il tampone, peggio fai da te, non possono comunque pretendere terapie e medicinali al bancone per le quali serve la ricetta e la corretta posologia.

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