Bando pubblicità, ricorso al Tar contro il Comune
Erba Chiesto al tribunale l’annullamento della gara che prevede la sostituzione degli arredi per le affissioni
Il progetto di riqualificazione degli arredi pubblicitari della città di Erba finisce al tribunale amministrativo.
Una delle aziende che hanno partecipato al bando aperto dal Comune di Erba ha presentato ricorso al Tar, chiedendo l’annullamento dei verbali di gara e un provvedimento cautelare; il sindaco Mauro Caprani ha deciso di resistere in giudizio. Ci sarà da aspettare prima di avviare la sostituzione degli arredi fatiscenti e di riprendere la raccolta pubblicitaria tra aziende e cittadini.
Cartelli e orologi
La storia parte nell’aprile 2024, quando la milanese Ops Visiotech presenta un progetto di rinnovo degli arredi pubblicitari della città di Erba: si tratta di sostituire 5 orologi, di installare di 63 impianti di segnaletica commerciale in sostituzione dei 66 esistenti, di posare 51 transenne parapedoni più larghe in sostituzione delle 89 esistenti e di aggiungere 18 pannelli pubblicitari sui pali della luce.
Il project financing prevede che i privati intervengano a proprie spese, per poi gestire la raccolta pubblicitaria a fronte del versamento di un canone annuo al Comune. Nel corso dell’estate il progetto è stato approvato dal consiglio comunale ed è partita la gara: la società proponente, che ha realizzato il progetto, avrebbe avuto il diritto di prelazione pareggiando eventuali offerte migliori presentate dai concorrenti.
Hanno partecipato in quattro. Il 3 dicembre la commissione, composta da funzionari comunali, ha stilato la graduatoria: prima Ops Vision Tech Srl, seconda Cibra Pubblicità Srl, terza Ipas Spa e quarta Avip Italia Srl. Il 16 dicembre è stata disposta l’aggiudicazione alla Ops Vision Tech: il valore della concessione ammonta a 1.185.828 euro, la durata è stabilita in 15 anni a fronte di un canone annuo di 12mila euro più Iva.
Mercoledì 15 gennaio 2025 in Comune è arrivata la notifica di un ricorso al Tar e il giorno successivo la giunta guidata dal sindaco Caprani ha deliberato d’urgenza di resistere in giudizio, con l’assistenza dell’avvocato Laura Giacomelli dell’ufficio legale. Dai documenti non emerge l’autore del ricorso, a quanto risulta a La Provincia - e come spesso accade in questi casi - sarebbe però l’azienda seconda classificata.
Chiare sono invece le richieste del ricorrente: l’annullamento di tutti i verbali di gara, del verbale di valutazione della congruità, sostenibilità e adeguatezza dell’offerta e di ogni altro atto presupposto e consequenziale. Chiede poi di dichiarare l’inefficacia del contratto eventualmente sottoscritto con il vincitore e l’aggiudicazione della concessione a proprio beneficio, o quanto meno al risarcimento per i danni subiti.
Si dovrà attendere
Il ricorso farebbe leva su aspetti molto tecnici, legati ad alcune modifiche apportate negli anni passati al codice dei contratti. Ora non resterà che attendere le decisioni del Tar, con ripercussioni concrete sul fronte del decoro urbano: la sostituzione degli arredi, in un periodo in cui si parla di riqualificare corso 25 Aprile e altre vie centrali, dovrà attendere. E dovranno attendere i cittadini e le aziende interessate a sponsorizzare le proprie attività sui marciapiedi e sui cartelli.
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