Bcc Cantù, l’utile è salito a 55 milioni: «Un risultato storico»
Il bilancio. Dati molto positivi per l’istituto bancario. Dozio: «Sfruttata al meglio la scia del rialzo dei tassi. Porro: «Lavoreremo nell’interesse del territorio»
Un’annata da grandi numeri, che ha visto chiudere il bilancio della Bcc Cantù con un utile di quasi 55 milioni di euro, oltre il triplo rispetto al precedente, e sfondando il tetto dei 10mila soci.
Un dato che non sarà facilmente replicabile, si ammette con pragmatismo, ma «dopo il risultato straordinario del 2022 – dice il presidente Angelo Porro – lavoriamo per far sì che anche il 2023 sia un buon anno bancario, e soprattutto un buon anno per il territorio».
Buone notizie
Una buona notizia c’è già, dopo tre anni in cui il Covid ha dettato legge, questa sera, per l’assemblea numero 116, i soci potranno tornare a prendere posto al centro espositivo congressuale di Erba, Lariofiere, per votare il bilancio.
Da prassi, in un clima familiare, che porta a decisioni prese all’unanimità per alzata di mano. Ieri sono stati presentati i risultati del bilancio 2022, e il dato più significativo è quello che sul fronte reddituale veder registrare un utile netto di 54,8 milioni, a fronte dei 15,7 del 2021. Risultato ascrivibile prevalentemente al buon andamento della gestione caratteristica, che evidenzia una crescita diffusa su tutte le voci patrimoniali ed economiche, e al contributo dato dal rendimento dei titoli di proprietà che, opportunamente diversificati, hanno beneficiato della significativa e progressiva variazione delle condizioni di mercato.
«Un dato – ammette il direttore generale Massimo Dozio – che difficilmente si potrà ripetere, per una serie di fattori. Da una parte tutto il sistema bancario ha beneficato del fatto che gli interessi sui titoli hanno avuto un’impennata. Grazie a una notevole fortuna, o intuizione, abbiamo diversificato gli investimenti, con questi ottimi risultati. Inoltre si è avuto un minor costo del rischio. Le aziende sono andate meglio, l’economia è ripartita».
Il sostegno all’economia reale trova conferma nei finanziamenti erogati per 357 milioni complessivi - mutui, prestiti personali, leasing e fideiussioni -, di cui 112 milioni per acquisto o ristrutturazione della prima casa. Di fatto, una decina di milioni di euro al mese. La raccolta complessiva, diretta e indiretta, è di oltre 4 miliardi di euro. Tutto ciò si traduce nella fiducia di soci e clienti che trova espressione di sintesi nel prodotto bancario lordo, che ha oltrepassato la soglia di 5,9 miliardi di euro. Il coefficiente Cet1, che rappresenta l’indicatore della solidità di una banca, ha superato il 28 % in ulteriore crescita e sensibilmente al di sopra della media del sistema bancario, attorno al 16%. Il patrimonio netto della Bcc Cantù, inserita nel Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, quarto gruppo bancario italiano, è di oltre 340 milioni di euro.
Le agevolazioni
«Un valore – prosegue Angelo Porro – che per i soci e la clientela rappresenta la garanzia della capacità di poter continuare a fare la banca, e di poterlo fare sempre meglio». Tra i vantaggi per gli utenti, il contributo indiretto derivante dall’applicazione di minori tassi di interesse e riduzioni di commissioni, riferite in particolare alle condizioni agevolate applicate ai finanziamenti a tasso speciale, che hanno generato minori ricavi per la banca e costi più bassi per i clienti per 1 milione 778mila euro.
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