Blitz a colpi di spray degli anarchici in difesa di Cospito e ora si cerca la persona incappucciata
Erba Cancellate le scritte sui muri degli edifici pubblici. Le indagini dei Carabinieri e la videosorveglianza
Mentre i carabinieri indagano per risalire all’autore dei graffiti di stampo anarchico comparsi l’altra notte sui muri degli edifici più rappresentativi della città, le scritte sulla facciata del municipio e sui portici di piazza del Mercato sono state ripulite a tempo record. Toccherà invece ai privati ripristinare il decoro in piazza Sant’Eufemia e in via Turati.
I graffiti a sostegno di Alfredo Cospito, l’anarchico che chiede la liberazione dal regime carcerario 41-bis, sono comparsi nella notte fra martedì e mercoledì (in un arco temporale compreso tra mezzanotte e mezza e la una). A quanto risulta, l’autore degli atti vandalici sarebbe una persona incappucciata che si è spostata a piedi da un punto all’altro. I militari hanno acquisito le registrazioni delle telecamere comunali di videosorveglianza.
A quanto risulta, non ci sarebbero e non ci sono stati gruppi anarchici organizzati in provincia di Como. Più che su un blitz coordinato si indaga insomma sull’azione di un singolo, in un periodo in cui la vicenda di Cospito - che dal 19 ottobre 2021 fa lo sciopero della fame per protestare contro il 41-bis - occupa le prime pagine di tutti i giornali.
Già nella serata di martedì le scritte inneggianti a Cospito erano state cancellate dalla facciata di Palazzo Majnoni e dai portici di piazza del Mercato, fatti ripulire in fretta dall’amministrazione comunale. Altri graffiti sugli edifici pubblici sono rimasti mesi in bella vista, ma la delicatezza del tema - e la presenza dei simboli anarchici su un palazzo che rappresenta lo Stato - ha consigliato una pulitura immediata.
L’amministrazione non può ovviamente intervenire sui muri appartenenti a privati cittadini: è il caso degli edifici imbrattati in piazza Sant’Eufemia (di fatto sul sagrato della chiesa romanica) e nel parcheggio di via Turati davanti alla sede della Bcc.
In quel caso saranno gli erbesi a dover mettere mano al portafoglio per ripristinare il decoro dopo una notte di follia.
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