Buco del Piombo, dopo dodici anni
verso la riapertura
Erba Visite guidate nella grotta da fine aprile. Completati i lavori di messa in sicurezza delle scale. Intanto un’ordinanza proibisce arrampicate e rumori
Il Buco del Piombo riaprirà con le visite guidate alla fine di aprile, nell’attesa il Comune di Erba ha disposto divieti di arrampicata, di schiamazzi e di utilizzo dei veicoli a motore in Valle Bova - in particolare sulla falesia dove si apre la grotta - per non disturbare la nidificazione del falco pellegrino. I divieti sono in vigore dal 25 marzo e scadranno il 15 giugno.
Ostacoli
Ora che l’amministrazione comunale ha completato i lavori di messa in sicurezza della scala di accesso al Buco del Piombo, non ci sono più ostacoli per riprendere le visite della grotta chiusa da oltre dieci anni per motivi di sicurezza. L’associazione Museo Buco del Piombo, che fa capo alle famiglie Sossnovsky e Masciardi proprietarie della parte interna del sito, è alla ricerca di associazioni che possano occuparsi della gestione dei visitatori: a quanto risulta, si pensa alla riapertura per la fine di aprile.
«Nel frattempo - dice l’assessore Alessio Nava, delegato alla riserva naturale Valle Bova - chiederò di posare sui sentieri di accesso alla grotta, che abbiamo recentemente sistemato, dei cartelli per mettere in guardia i visitatori dai pericoli dell’ambiente montano, magari con una serie di raccomandazioni. La riapertura è davvero vicina».
L’accesso al Buco del Piombo è stato vietato nel 2012, quando una frana cadde sulla scala di accesso, con un’ordinanza del sindaco Marcella Tili; da allora sono stati effettuati interventi di pulizia del versante e sono state posate reti paramassi.
In attesa di poter tornare in grotta con le visite guidate, in Valle Bova è tornato il falco pellegrino. La dirigente comunale Anna Bargna ha firmato un’ordinanza a tutela del processo di nidificazione, valida dal 25 marzo al 15 giugno: l’obiettivo è non disturbare il rapace in una fase molto delicata.
Il contenuto
Il Comune di Erba vieta «ogni possibilità di accedere, arrampicare, risalire e discendere in qualsiasi modo o tecnica sulle pareti e per l’intero settore di falesia compreso tra la Grotta del Buco del Piombo e la cascata della Valle del Caino». È vietata anche «la frequentazione della sezione di parete posta a est della cascata della Valle del Caino, nelle seguenti vie di arrampicata: via Ettore braccia di piombo, via Giurassica, via Mario Imperial, via Ciribaubau e via Diretta». Nomi che ai più diranno poco, ma sono vie molto frequentate dagli appassionati di arrampicata.
La dirigente chiede poi di evitare schiamazzi e rumori eccedenti i 50 decibel diurni e i 40 decibel notturni «lungo il percorso del torrente Bova compreso dalla Val da Puzzò e dal limite nord del Campirone (San Salvatore)»: al bando, dunque, anche motoseghe e attrezzi a motore.
«È vietato - conclude Bargna - il transito ad ogni veicolo a motore sulla strada forestale di accesso alla grotta del Buco del Piombo, ad eccezione dei mezzi di soccorso e di quelli appositamente autorizzati dall’ente di gestione della riserva naturale».
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