Buco del Piombo: «È tornato il museo nella grotta»

Erba Dopo 12 anni di chiusura, ieri è stato inaugurato il sito che sarà visitabile dal 2 giugno. «Ora teniamolo vivo»

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I primi visitatori sono entrati nella grotta alle 11.45, poi le visite sono proseguite per tutto il giorno. opo 12 anni - segnati da ostacoli, lavori di messa in sicurezza e anche tanta burocrazia - il Buco del Piombo ha riaperto al pubblico: per il territorio erbese è una giornata storica.

Le prenotazioni

Le visite ordinarie partiranno il 2 giugno e proseguiranno per tutte le domeniche in collaborazione con l’Aigae (Associazione italiana guide ambientali escursionistiche). Le prenotazioni sono già aperte sul sito museobucodelpiombo.it, dove si possono acquistare i biglietti in prevendita.

Il nastro lo hanno tagliato Camilla Sossnovsky e Roberto Masciadri, proprietari della parte interna della grotta e fondatori dell’associazione Museo Buco del Piombo che gestirà le visite. Sossnovsky è una donna decisa e non ama le passerelle: «Le persone a cui dobbiamo la riapertura del Buco del Piombo - ha detto - sono tutte dietro questo nastro. Devo ringraziare Alessandro Fermi, l’ex assessore Marielena Sgroi e l’assessore Alessio Nava: senza di loro non saremmo qui. È indubbiamente un momento storico, privato e pubblico hanno lavorato insieme per arrivare al risultato».

Trent’anni fa, ha ricordato Sossnovsky, «venivano anche dall’Australia per visitare questa grotta. È un museo a cielo aperto di rilevanza mondiale. Ora dobbiamo tenerlo vivo: partiamo con le visite guidate tutte le domeniche, ma c’è anche un importante progetto di studi in collaborazione con l’Università Insubria».

Tanti ostacoli da superare

Nava, assessore all’ambiente e alla riserva naturale Valle Bova, ha ricordato tutti gli ostacoli affrontati dopo che alcuni massi caduti sulla scala d’accesso portarono alla chiusura del sito. «Per anni Comune e Regione hanno lavorato insieme per ottenere fondi e mettere in sicurezza l’area. Qui dietro dovrebbe esserci un’altra persona che è assente per altri impegni: la nostra dirigente comunale Anna Bargna, che ha garantito l’ultimazione dei lavori».

Da giovane Fermi ha trascorso molte ore in grotta. «Poi quando ero primo cittadini di Albavilla - da detto - mi chiamavano e mi chiedevano perché il Buco del Piombo avesse chiuso. Io ho fatto la stessa domanda a Camilla, mi ha detto che servivano soldi per mettere tutto in sicurezza: il mio ruolo è stato semplicemente quello di veicolare i fondi necessari a Erba. Questa è una giornata che aspettavamo in tantissimi». Tagliato il nastro, decine di persone si sono riversate in grotta suddivise in gruppi da 20. Ai visitatori viene fornito il caschetto, la parte esplorabile dal pubblico è lunga 300 metri: l’ambiente è molto vasto, con una temperatura costante di 12-14 gradi, ma è bene fare attenzione e presentarsi con le scarpe adatte.

Un tuffo nel passato

Per tanti che hanno visitato il Buco del Piombo 30 o 40 anni fa, l’esperienza di ieri è stata senza ombra di dubbio un tuffo nel passato. L’acqua che scorre, le passerelle, il buio profondo, la cavità in cui andava in letargo l’Ursus spelaeus: dentro la grotta, il tempo si è fermato.

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