Bufera sul nuovo InfoPoint a Gajum. Ceruti: «Una struttura brutta e inutile»

Canzo Il capogruppo di minoranza: «Ricorda la criticata struttura della Navigazione a Como». La replica del progettista Ratti: «Fatto il massimo con gli 80mila euro messi a disposizione»

A Como la sala d’attesa della navigazione sul lungo lago ha suscitato grandi critiche, anche a Gajum il Punto Informativo realizzato nei pressi dell’area dei Fontanili non è piaciuto sin da subito e qualcuno rimarca la somiglianza tra le due opere.

Già nel 2021, ancora prima che venisse realizzato, con davanti soltanto i progetti, non erano mancate le critiche sia estetiche che legate alla reale utilità dell’intervento. L’Info Point infatti è distante dalla stazione di treni ed autobus, dal centro paese in un’area in cui ormai si sono già scelti i sentieri da percorrere.

Qualcuno in questi giorni confrontando le due strutture rimarca come siano molto simili, da una parte il parallelepipedo in parte a vetri è inserito in un contesto lacustre con protagonista l’azzurro, mentre a Canzo attorno a l’Info Point c’è molto verde.

Il capogruppo della minoranza consigliare Viviamo Canzo Paolo Ceruti spiega: «A Como si sono alterati per quell’edificio, ma mi sembra identico a quanto realizzato a Canzo. Una struttura inutile, se non per quanto riguarda i bagni, vuoto e definito in modo ridicolo autogestito visto che non ha una reale funzione. L’opera è fuori contesto ed esteticamente non è compatibile con l’area di Gajum». Per altro la zona ha ora un Info Point ma i parcheggi hanno un fondo sconnesso e sono mal organizzati. Nel 2022 diversi gruppi ambientali avevano manifestato la volontà di bloccarne l’ultimazione, come il Wwf Lombardia con il presidente Gianni Del Pero che spiegava «L’Info Point è in costruzione in un’area dove deve essere esclusa qualsiasi nuova edificazione. La “Carta di Fattibilità geologica” ammette eccezioni particolari per infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico non altrimenti localizzabili; non è il caso dell’Info Point che può essere realizzato in altra zona».

Il progettista del Punto Informativo, l’architetto Maurizio Ratti, non si sottrae al confronto spiegando: «La struttura è stata realizzata in una zona di rispetto ambientale ed è stata valutata dalla Soprintendenza che ha validato l’intervento. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione, se non piace a Ceruti amen, non credo che il suo giudizio sia così fondamentale considerando appunto la valutazione degli enti preposti. Bisogna convenire che con 80mila euro a disposizione era difficile realizzare qualcosa di diverso, serviva praticamente un miracolo».

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