Cammina sospeso nel vuoto: è caccia al funambolo della Valle Bova
Erba Ripreso con il telefonino da alcuni escursionisti domenica pomeriggio. Scatta l’allarme, ma di lui non c’è traccia. Era a decine di metri di altezza
Un ragazzo cammina su una fune sospesa nel vuoto in Val di Caino, nella riserva naturale Valle Bova. Le due estremità della corda sono ancorate alle rocce, sotto c’è uno strapiombo di alcune decine di metri. L’esibizione risale al pomeriggio di domenica ed è stata ripresa con lo smartphone da alcuni escursionisti; immediata è partita la comunicazione al 118 e ai vigili del fuoco, con la richiesta di non utilizzare gli elicotteri in quell’area per evitare incidenti.
Lo “spettacolo” si è svolto a sorpresa nel pomeriggio di domenica. Alcuni escursionisti stavano percorrendo il sentiero che dalla Croce Pessina porta verso le scale della Valle Bova quando si sono imbattuti nell’esibizione.
Un ragazzo con la maglietta gialla stava camminando su una fune larga non più di due centimetri in Val di Caino, uno dei tratti più suggestivi della riserva naturale erbese. La fune attraversava tutta la gola per alcune decine di metri: sopra il cielo, sotto il vuoto.
Il pensiero è corso subito alla traversata più celebre di tutte, quella compiuta il 7 agosto 1974 (giusto cinquant’anni fa) dal funambolo francese Philippe Petit che si mise a camminare su un cavo d’acciaio steso fra le Torri Gemelle di New York. La storia è stata raccontata da un film e un documentario di successo, lo stesso funambolo ha firmato un “Trattato di funambolismo” che contiene la sua massima più celebre: «I limiti esistono soltanto nell’anima di chi è a corto di sogni».
Deve averlo pensato anche il ragazzo che si è messo a camminare tra le falesie della Val di Caino. Ha preso tutte le precauzioni del caso per fronteggiare la perdita di equilibrio, ma si è comunque ritrovato a camminare nel vuoto contando sulla tenuta della fune, che è stata attaccata di nascosto e senza chiedere autorizzazioni. La Valle Bova, per altro, è una riserva naturale regionale, con un proprio regolamento e un comitato di gestione.
L’accaduto è stato segnalato immediatamente al Comune di Erba. Nessuno è riuscito a intervenire prima della fine della traversata, la prima preoccupazione dei funzionari competenti è stata quella di avvertire il 118 e i vigili del fuoco: non tanto per soccorrere il funambolo, quando piuttosto per proteggerlo evitando l’utilizzo di un elicottero in Valle Bova in caso di emergenza. Fortunatamente non si sono registrati malori sulle montagne erbesi tali da richiedere l’intervento dell’elisoccorso.
Poi è partita la caccia al protagonista. Resta da capire se e quali leggi siano state violate, di certo non è stato rispettato il regolamento della riserva naturale. A quanto risulta, il funambolo non era solo ma in compagnia di due o tre compagni; non è chiaro se tutti abbiano camminato a turno sulla fune o solo uno di loro, con gli altri a fare da assistenti.
Alla polizia locale è stata segnalata la presenza di tre furgoni in Valle Bova sin dal pomeriggio di venerdì: il sospetto è che i mezzi appartengano ai giovani protagonisti dell’impresa. Ma di loro, finora, nessuna traccia.
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