Colpito da una slavina mentre guida: ferito giovane pasticciere di Merone
Mattia Locatelli, originario di Asso, stava tornando da Sankt Mortiz dopo il lavoro. «La massa di neve mi è caduta addosso all’improvviso, l’auto si è ribaltata. Vivo per miracolo»
Ha rischiato la vita nell’Alta Engadina un uomo di 22 anni di Merone originario di Asso, colpito mentre si trovava in auto da una slavina in territorio del comune di Bregaglia nella frazione di Maloja sullo storico passo che porta a Sankt Moritz.
Gravi le conseguenze per il 22enne, soprattutto nei primi minuti preoccupava il trauma cranico che ancora ora gli provoca amnesie nel breve periodo. Il pasticciere, da poco tempo trasferitosi a Merone da Asso dove è cresciuto, collaboratore anche della storica pasticceria Roda di Longone al Segrino, lavora ora in un noto albergo svizzero a Sankt Moritz e domenica sera, poco dopo le 19, stava rientrando in Italia. Dal letto dell’ospedale dove si trova ricoverato ha raccontato l’accaduto a “La Provincia”.
«Ho ancora qualche problema di memoria a breve termine, mi dimentico magari quello che ho detto qualche ora prima. Mi dicono comunque essere normale dopo un trauma cranico - spiega Mattia Locatelli dall’ospedale di Samedan - Dell’incidente mi ricordo quasi tutto, ero in macchina di rientro in Italia dopo la giornata di lavoro, quando dalla parete rocciosa di fianco alla strada si è staccata della neve che è caduta sul vetro, io non vedevo più nulla. Sapevo esserci una curva subito dopo, ma ho colpito la slavina e l’auto è stata sbalzata verso il centro della carreggiata. Ho cercato di oppormi ma ho preso questa massa di neve e sono rimbalzato a testa in giù finendo sul tetto proprio al centro della strada. Ho perso i sensi per qualche secondo, appena mi sono ripreso sono uscito da un finestrino rotto perché avevo capito di essere in una posizione molto pericolosa, e una volta arrivato a bordo strada, finito l’effetto dell’adrenalina, non ricordo molto».
Il pasticciere lavora in un albergo svizzero: «Lavoro a Sankt Moritz. La macchina è completamente distrutta: da buttare. Io ho problemi alla schiena, contusioni su tutto il corpo e poi c’è questo trauma cranico con commozione cerebrale che mi fa perdere la memoria: ma i medici dicono essere normale dopo un incidente di questa gravità. Sarà anche complicato riuscire a far valere le mie ragioni. Comunque, considerando la dinamica dell’incidente, alla fine posso essere contento di poterlo raccontare».
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