Coltellate alla moglie malata: non parla davanti al giudice
Mariano Comense L’uomo di 85 anni è accusato di tentato omicidio. Resta ai domiciliari
Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere il signore di 85 anni di Mariano Comense arrestato con l’ipotesi di reato di tentato omicidio della moglie dopo averla aggredita a coltellate nella giornata dello scorso 28 dicembre. Una vicenda su cui sono ancora molti i punti da chiarire, a partire dalla capacità di comprendere quello che stava avvenendo da parte dello stesso aggressore che ai carabinieri intervenuti sul posto aveva detto di aver compiuto quel gesto «dopo aver sentito delle voci».
L’arresto dell’anziano è stato comunque convalidato, e il giudice delle indagini preliminari ha disposto la permanenza del marito ai domiciliari in casa della figlia, dove già era stato collocato nell’immediatezza dei fatti. Il fascicolo, su cui hanno lavorato i carabinieri di Lurago d’Erba e i colleghi della Tenenza di Mariano Comense, è coordinato dal pm Giulia Ometto. Un dramma assoluto, per la vittima ovviamente – che è una anziana malata – ma anche per il marito, il cui quadro psichico verrà presumibilmente vagliato.
La moglie, colpita con più fendenti usando un coltello da cucina (nessuno veramente andato in profondità) non è in pericolo di vita. A lanciare l’allarme erano stati i vicini di casa che alle 11 del mattino avevano sentito delle urla arrivare da un appartamento solitamente tranquillo all’interno di una palazzina di tre piani, non lontana dall’istituto Jean Monnet di Mariano Comense. All’interno dei locali i vicini avevano trovato l’uomo con il coltello in mano e la moglie poco distante insanguinata.
I soccorsi avevano medicato la vittima poi portata in ospedale, mentre il pensionato era stato preso in consegna dai carabinieri con il coltello da cucina posto sotto sequestro. Ai militari l’anziano, classe 1939, aveva detto di aver sentito delle voci che dicevano «di farlo». Sentito il pubblico ministero di turno, anche a fronte dell’età avanzata (e in attesa di comprendere il suo stato psichiatrico al momento dell’aggressione) l’uomo era stato messo agli arresti domiciliari dove è rimasto anche dopo l’interrogatorio.
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