
Consiglio, lacrime per Marcella Tili. La proposta: «Diamole l’Eufemino»
Erba Seduta molto partecipata in cui è stato ricordato l’ex sindaco, scomparso il 14 aprile. Iniziativa lanciata dal capogruppo Ciceri, appoggiata anche dagli ex avversari politici
Erba
«Diamo l’Eufemino a Marcella Tili. Non solo per quello che ha fatto, ma anche per il suo valore umano».
Luisella Ciceri, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha proposto pubblicamente di conferire all’ex sindaco e farmacista la più alta benemerenza civica: l’istanza è sostenuta dai compagni di partito, il presidente del consiglio comunale Claudio Ghislanzoni e l’assessore Paolo Farano, ma partirà anche una raccolta firme fra gli erbesi.
Ciceri è intervenuta lunedì sera nella sala consiliare, dopo che il presidente Ghislanzoni ha chiesto un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa di Papa Francesco e dell’ex sindaco. «È una settimana che piango, un grazie fortissimo a questa grande donna» da detto la capogruppo di Fratelli d’Italia in lacrime.
«Mi ha voluta lei nella sua squadra, mi ha presa come sorella e figlia, mi ha insegnato tantissimo. Sono contenta di averla vista l’ultima volta a dicembre, in ospedale, quando era ancora bella e pimpante».
Anche allora, ricorda Ciceri, «ha voluto sapere tutto di Erba, la città era il suo primo pensiero. Ho perso una seconda mamma, volevo chiedere se è possibile - avrei voluto farlo con lei ancora in vita - darle un riconoscimento, vorrei che in Eufemino fosse dedicato a lei. Se ne è andata poco prima del Papa, ricordo quando nel 2015 andammo insieme a Roma per il centenario di padre Aristide Pirovano: Marcella prese la parola nella basilica di San Pietro».
Ieri mattina, a mente fredda, Ciceri ha formalizzato la proposta. «È sostenuta anche da Ghislanzoni e Farano, sto per avviare una raccolta firme: mi piacerebbe avere il sostegno dei cittadini che le hanno voluto bene» dice la consigliera a La Provincia. Si potrà firmare alla cartoleria Ratti di corso 25 Aprile, la proposta andrà presentata in municipio entro il 30 giugno.
Nella commemorazione di lunedì, Tili ha raccolto attestati di stima bipartisan. Per Ghislanzoni, l’ex sindaco era come una sorella: «Se è vero che non si muore mai quando si alberga nel cuore delle persone che ti hanno conosciuto, Marcella non si allontanerà mai da noi e dalla nostra città».
La leghista Erica Rivolta ha onorato «la sua disponibilità, era sempre pronta ad aprire la farmacia anche di notte per aiutare gli altri. La sua porta era sempre aperta per tutti. Ho condiviso tanto con lei, siamo stati anche su fronti opposti e mi divertivo a punzecchiarla per il suo utilizzo dei superlativi, ma rispetto e stima non sono mai venuti meno».
Il consigliere Michele Riva e l’assessore Maria Francesca Frigerio devono moltissimo all’ex sindaco: «Ci ha voluti lei nella sua lista Erba prima di tutto, un nome che suona oggi come il suo testamento: Erba per lei veniva davvero prima di tutto e sapeva accogliere tutta Erba nella sua casa» ha ricordato Riva.
Dalla minoranza, Alberta Chiesa del Pd ha lodato la sua «gentilezza, il sorriso e la bontà d’animo. È stata una grande donna dal punto di vista umano, resterà nel cuore degli erbesi. Eravamo politicamente distanti, ma siamo state amiche e ci siamo volute bene».
Doriano Torchio ha lodato a sua volta la generosità umana: «Non posso dimenticare la sua vicinanza quando mia madre era in fin di vita».
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