Coronavirus: i nuovi casi
a Como si sono dimezzati
Ma altri 9 morti

La crescita dei malati finalmente diminuisce. Allarme per il focolaio ad Albese. Ancora troppi lutti

Nuovi contagi più che dimezzati in provincia di Como. Quella segnata ieri è la crescita più bassa da dieci giorni a questa parte sul nostro territorio. Un dato che, accostato a quello del resto della Lombardia, restituisce un filo di speranza che il trend si stia finalmente invertendo.

Ma cantare vittoria è davvero troppo presto. Anche perché pure ieri la nostra provincia, come il resto della regione, ha pagato un tributo pesantissimo sul fronte delle vittime. Altre nove persone sono morte in appena ventiquattr’ore e il conteggio più triste, quello dei lutti e dei funerali celebrati senza parenti, sfiora i 130 decessi ufficiali dall’inizio dell’emergenza. Centotrenta persone morte nel Comasco in meno di tre settimane per le complicanze dovute al coronavirus.

Lutti nel Comasco

Secondo i dati ufficiali trasmessi dall’Ats ad Albese con Cassano, dove è scoppiato un gravissimo focolaio all’interno della casa di riposo Villa San Benedetto, è stato registrato il primo lutto. Secondo lutto a Bellagio e a Brunate. Terza vittima registrata a Cassina Rizzardi e pure a San Fermo della Battaglia. A Erba, invece, le persone morte per le complicanze da Covid salgono a quattro, l’ultima è una donna di 74 anni. Infine prime vittime a Longone al Segrino, a Dizzasco e a Lomazzo.

Questi i dati ufficiali, ma è chiaro che i numeri non raccontano tutto, anzi raccontano soltanto una parte di una tragedia fatta di famiglie che piangono i propri cari senza poterli salutare un’ultima volta, che sono state toccate dal lutto magari senza neppure avere il tempo di andare in ospedale e i cui famigliari sono quindi morti in casa.

Nella nostra regione, anche nella giornata di ieri, i morti sono stati tantissimi, troppi: 458. Dall’inizio dell’emergenza i lombardi che hanno perso la vita sono stati 6.818.

In Lombardia

Il dato sui decessi è l’unico che, per ora, non accenna a diminuire in maniera significativa. Calano invece – nonostante un numero maggiore di tamponi – i nuovi casi positivi, più che dimezzati rispetto a due giorni fa: 1.154 (complessivamente sono stati superati i 42mila casi in regione). E calano, soprattutto, i ricoveri in ospedale e, in particolare, in terapia intensiva: ieri soltanto due pazienti nuovi sono stati ricoverati in rianimazione. Il dato complessivo è di 1.330 lombardi attualmente costretti in terapia intensiva. Complessivamente i ricoverati sono oltre i 13mila di cui 11.815 non in terapia intensiva.

Infine l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ieri ha spiegato: si conferma «in maniera omogenea in quasi tutto il territorio regionale una riduzione significativa nei pronto soccorso», anche perché ci sono 1.082 dimessi ed è un segnale molto bello». In attesa che calino anche i lutti.n 
P.Mor.

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