Cozze giganti nel lago di Montorfano, ma «non sono commestibili»
Natura La segnalazione dei mitili ha suscitato curiosità sui social. Gli ambientalisti: «Molto utili, sono dei filtratori che puliscono le acque»
Andiamo a farci tutti una bella impepata di cozze del Lago di Montorfano.
Sembra una boutade o una provocazione, ma davvero nel lago del paese, complice forse anche il caldo eccessivo di queste settimane, sono comparse delle cozze giganti. Ovviamente, è bene precisarlo subito, non hanno nulla a che vedere con le tradizionali cozze di acqua salata e non sono commestibili. Già in passato erano emerse alcune segnalazioni, sempre durante i periodi più caldi e afosi: alcuni visitatori nei giorni scorsi sono passati per la zona della spiaggetta con pontile, che si trova tra la località Sant’Andrea e il Lido di Montorfano. Qui, in una delle zone ancora più belle e incontaminate della Riserva naturale del Lago di Montorfano, hanno trovato, con non poca sorpresa, queste cozze enormi. Si tratta di cozze che possono arrivare ad avere una dimensione anche più grande del palmo di una mano.
Le foto
Le foto sono presto rimbalzate sui social, anche per chiedere se altri le avessero viste e per capire di cosa si tratta. A dire il vero più simili a vongole giganti, le cozze del lago, che possono avere un diametro anche di 10 o 15 centimetri, si possono trovare maggiormente intorno alle località Castano e della sponda sud, quella vicina al confine con Capiago Intimiano. Non parliamo di qualche esemplare, ma di decine di vongoloni, che si trovano vicino alla riva, magari attaccate a qualche pontile, pochi centimetri sotto il livello dell’acqua. Ovviamente quando si parla di bivalvi di queste specie, cozze e vongole, scatta subito anche l’interesse culinario: qualcuno ha pensato a una bella impepata di cozze. C’è chi si è interessato e ha anche chiesto a qualche esperto se poteva realmente fare una bella impepata di cozze e vongole di lago. Meglio ribadirlo: non sono commestibili.
Quindi, come sottolineano anche gli ambientalisti dell’associazione montorfanese “L’Ontano”, che non salti in mente a qualcuno di trasformare il lago in un bacino in cui raccogliere frutti di lago. Le cozze di acqua dolce non sono commestibili.
Sono bivalvi filtratori, come sottolineano gli ambientalisti Matteo Scarso e Cristian Civati, cioè riescono a purificare l’acqua da particelle esterne di cui si nutrono, e possono raggiungere anche dimensioni notevoli. Proprio per il ruolo che svolgono, molto importante nelle acque del lago, non sono adatte per essere cucinate e mangiate. No quindi a pescatori improvvisati o peggio a consumatori che confondono questi vongoloni del Lago di Montorfano come vongole della laguna veneta per essere consumate. I volontari ambientalisti sottolineano che la Riserva naturale del Lago di Montorfano è un’area protetta e queste specie non rappresentano un problema per il lago: si possono quindi lasciare tranquillamente dove sono e non devono essere prelevate. Queste grosse vongole non sono del tutto nuove nelle acque dolci: si tratta di anodonte, che possono essere di due specie: la prima autoctona nostra, l’altra di origini cinesi.
La provenienza
Non è detto che arrivi per forza direttamente dalla Cina o che sia stata immessa volutamente: anche una canoa che magari è stata in altri bacini in cui questa specie è presente, potrebbe poi averla portata a Montorfano, tramite, per fare un esempio, uova che si sono attaccate alla canoa.
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