Crollo all’ex seminario di Valbrona: allarme per il gasolio nel torrente

Intervento Il carburante è finito nel rio Candalino a seguito della rottura in un serbatoio. Ordinanza del sindaco: «In corso un piano di bonifica del territorio e di messa in sicurezza»

Uno sversamento di carburante nell’ex eminario di via Risorgimento ha portato ad inquinare parte del terreno vicino e le acque del Rio Candalino che passa poco sotto la struttura. L’episodio negli ultimi giorni di ottobre a cui ha fatto seguito, da parte del sindaco di Valbrona Luca Ghezzi, la stesura di un’ordinanza di ripristino delle aree dopo un sopralluogo.

Si scrive nell’ordinanza riprendendo il verbale redatto da Arpa: «Il personale dell’agenzia è giunto sul posto all’ex Seminario dove era presente il personale del Comune ed è giunta la legale rappresentante della società Sade srl: attuale proprietaria dell’area interessata che è in condizioni di abbandono. Per l’accesso al luogo dell’inconveniente in sicurezza sono stati quindi allertati anche i vigili del fuoco di Canzo. In base alle verifiche il versamento è originato da una fessurazione ad un serbatoio di gasolio in disuso di circa due metri cubi, posizionato su un terreno nelle vicinanze del Rio Candalino recentemente interessato da un crollo di parte delle tetto dell’edificio adiacente».

Si dispone nell’ordinanza il ripristino e la messa in sicurezza dei luoghi, nel più breve tempo possibile. Il sindaco Ghezzi spiega: «Una parte del tetto dell’edificio vicino è collassata danneggiando una cisterna con residui di gasolio in parte finiti nel Rio Candalino e di conseguenza nel Foce. Sono intervenuti i carabinieri forestali, i vigili del fuoco, la Protezione civile, il Comune, l’Arpa e i proprietari del seminario. La cisterna è stata svuotata smaltendo il contenuto, ora serve la bonifica del terreno».

L’intervento proseguirà in questi giorni: «Il sopralluogo per la rimozione della cisterna sarà eseguito questa settimana, a cui seguirà un cronoprogramma. Si elaborerà un piano di rimozione del serbatoio che sarà trasmesso agli enti, dopo una approfondita valutazione della stabilità dei fabbricati per garantire la rimozione e l’accesso all’area in assoluta sicurezza. Le attività saranno eseguite in conformità alla normativa vigente dopo trasmissione e approvazione della documentazione da parte degli enti», conclude il primo cittadino di Valbrona.

Di progetti per il futuro dell’ex seminario si è parlato l’ultima volta nel 2009. L’intenzione era realizzare una casa di cura, un centro benessere medico – riabilitativo privato con camere e appartamenti. Da allora dei sessantamila metri cubi complessivi non si parla più per interventi di riqualifica.

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