Deciso: Castello di Pomerio in vendita
Erba Il sindaco Mauro Caprani mette sul mercato il maniero per la cifra di 2,7 milioni. La struttura è chiusa da anni. In precedenza ci aveva provato Enrico Ghioni. Le manifestazioni di interesse del passato non hanno avuto seguito
Il Castello di Pomerio torna in vendita.
L’amministrazione comunale ha inserito il compendio medievale di Buccinigo nel piano delle alienazioni, il valore stimato è 2,7 milioni di euro: è il primo tentativo ufficiale di vendita dai primi anni duemila, quando ci provò senza successo l’ex sindaco Enrico Ghioni.
Il lotto comprende l’edificio storico, il parco e lo sporting con piscina e campo da tennis, che sono inutilizzati da tempo e versano in pessime condizioni di manutenzione.
Nella delibera di giunta firmata dal sindaco Mauro Caprani, a proposito del Castello di Pomerio si ricorda che «nel corso dell’anno 2022 è andata deserta la procedura negoziata indetta a seguito di manifestazioni di interesse pervenute da diversi operatori economici».
Sicurezza
È una nota importante che ricorda gli sforzi compiuti fino allo scorso anno dalle amministrazioni di Marcella Tili, Veronica Airoldi e dello stesso Caprani per valorizzare il compendio, affidandolo in gestione a operatori economici disposti ad animarlo con eventi in cambio di interventi di ristrutturazione. Ci sono stati visite e manifestazioni di interesse informali, ma tutto si è risolto con un buco nell’acqua.
Con la struttura chiusa e inagibile per motivi di sicurezza già da qualche anno, la giunta ha deciso di non farsi più illusioni: l’unica strada percorribile è mettere il Castello di Pomerio sul mercato.
Anche perché mai come in questo periodo il Comune ha bisogno di soldi per finanziare interventi pubblici urgenti per la città. «Il valore di alienazione determinato - si legge nella delibera - è stato oggetto di valutazione da parte dell’ufficio tecnico, con redazione di perizie agli atti dell’ufficio».
Il Castello di Pomerio, in particolare, venne fatto valutare dai tecnici dell’Agenzia delle entrate dalla passata amministrazione di Veronica Airoldi: emerse il valore di 2,7 milioni di euro, ma alla fine il sindaco preferì evitare l’alienazione inserendo il compendio nel piano delle valorizzazioni, ovvero degli edifici da affidare a privati in affitto.
Chi acquisterà il compendio dovrà mettere in conto importanti lavori di riqualificazione, soprattutto per quanto riguarda l’area sporting. Per quanto riguarda il castello medievale, bisognerà invece fare i conti con la Soprintendenza: tutta l’area è vincolata come bene storico, architettonico e paesaggistico.
Destinazione
Quanto alla destinazione urbanistica, che resterà tale, siamo nell’ambito dei servizi alla persona e più precisamente dei servizi culturali, sportivi e del tempo libero. In altre parole, il castello si potrà trasformare in albergo (lo è già stato tra gli anni Ottanta e Novanta), in una struttura per eventi e cerimonie, in un centro sportivo limitatamente all’area del parco dove è già presente lo sporting.
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