Doppia spaccata in piazza stazione: «Rubati 10mila euro»

Due spaccate in meno di un’ora l’altra notte in piazza stazione. E il bottino dei ladri è stato ingente, si parla infatti di almeno diecimila euro. A farne le spese il minimarket con annesso money transfer di piazza Padania e la vicina attività di trasferimento denaro di via Pascoli, comunque affacciata sulla medesima piazza e di proprietà del medesimo imprenditore di origine pakistana. I money transfer sono attività che raccolgono i risparmi degli stranieri in Italia e li trasferiscono nei paesi di origine in tutto il mondo, dietro pagamento di una commissione.

La dinamica

La modalità dei furti è chiara, perché le videocamere  hanno ripreso due persone, presumibilmente un uomo e una donna, con il cappuccio sulla testa e la mascherina che prima forzano la serranda e poi abbattono la vetrata utilizzando i tombini della piazza. Sono più di uno i video che hanno ripreso le spaccate.

I ladri si sono mossi all’interno con una certa velocità ma, considerato il tentativo di abbattere a calci una vetrata, viene qualche dubbio sul fatto che siano professionisti. Ieri mattina in piazza era il momento della conta dei danni e i lcarabinieri hanno effettuaro un sopralluogo.

Il proprietario dei due negozi: Naeem Arshid, trentanovenne di origine pakistana residente a Longone al Segrino, spiega cosa è successo: «Sono stato informato stamattina alle 8,30 che era stato danneggiato il negozio di via Pascoli, successivamente ci siamo accorti che anche l’altro in Piazza Padania era stato colpito dai malviventi. Nelle immagini si vedono due persone col cappuccio: una ragazza e un ragazzo. Hanno prima forzato la serranda poi utilizzando un tombino sfondato la vetrata e dentro hanno buttato per aria tutti i cassetti, la cassa, gli armadi recuperando infine oltre 10.000 euro. Dobbiamo poi fare un calcolo più preciso di quanto hanno preso, ma l’ammontare è più o meno quello».

«E’ la prima volta che rubano - racconta ancora il proprietario - Ci era capitato che danneggiassero i vetri ma mai qualcuno era riuscito a entrare portando via dei soldi. Ci dispiace tanto, siamo venuti in Italia per dare un servizio alla gente e non è bello quanto è successo. Sono da 13 anni in Italia, abbiamo dieci dipendenti e sto cercando in tutti i modi di rispettare quelle che sono anche le indicazioni del Comune. Vendevamo alcool e visto che questo creava dei problemi, alla fine abbiamo smesso perché non voglio difficoltà sul lavoro».

Ora saranno i carabinieri di Erba a cercare di capire cosa accaduto e a cercare di risalire ai malviventi anche se sarà difficile riuscire a identificare con certezza gli autori. Nelle ripese sono stati inquadrati chiaramente, ma avevano o cappucci o il viso parzialmente coperto.