Due sovrappassi ancora “bloccati”: in attesa del Cda di Ferrovienord
Erba La struttura di via Trieste è quasi pronta, ma è ferma per una disputa con il Comune. L’impianto che è stato previsto in corso 25 Aprile resta invece un progetto in alto mare
L’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente rinnova l’impegno per eliminare i passaggi a livello con «interventi laddove sono rapidi e non creano problemi».
Una frase che a Erba suona paradossale: il sovrappasso di via Trieste è pronto da mesi, ma resta chiuso per una disputa tra il Comune e Ferrovienord. La svolta è attesa con l’insediamento del nuovo Cda della società ferroviaria, mentre il secondo sovrappasso previsto in corso 25 Aprile resta in alto mare.
Sabato mattina, in un’intervista concessa a La Provincia, Lucente ha detto che il tema dei passaggi a livello che causano guasti e ritardi (con cadenza quotidiana sulla linea Milano-Asso) è sempre stato sulla sua scrivania. L’assessore ha ricordato che «i lavori determineranno sospensioni e disagi. Non bisogna mettere troppa carne al fuoco, chiudiamo prima la partita delle Olimpiadi. Faremo interventi laddove sono rapidi e non creano problemi, ma se servono sottopassi ci vogliono da uno a tre anni di realizzazione».
Il senso è chiaro. Dove sono previsti sottopassi carrabili bisognerà aspettare, per evitare interruzioni sulle linee in vista delle Olimpiadi, mentre negli altri casi - a partire dai sovrappassi che hanno un impatto limitato per la circolazione dei treni - gli interventi sono garantiti.
A Erba, però, è tutto più complicato e paradossale. La città ha un sovrappasso già ultimato in via Trieste, ma in stato di abbandono da mesi a causa di una disputa tra il Comune e Ferrovienord su chi debba realizzare gli ultimi interventi di innesto della rampa sulla parallela via Milano. Lo scorso autunno la disputa è finita sulle pagine de La Provincia, con uno scambio a distanza tra il sindaco Mauro Caprani e la società ferroviaria, presieduta all’epoca da Fulvio Caradonna.
Il primo cittadino è intervento in consiglio comunale dicendo che la palla è nelle mani di Ferrovienord, la società ha risposto smentendo le affermazioni del sindaco e ribadendo che in base agli accordi gli ultimi interventi spettano al Comune. Un muro contro muro che non si è ancora risolto.
Ora le trattative ripartono da zero con nuovi attori; e visto lo stallo degli ultimi mesi, potrebbe essere una buona notizia. A metà dicembre, infatti, è stato rinnovato il Cda di Ferrovienord: il nuovo presidente è Pier Antonio Rossetti, avvocato di Melegnano, e tra i quattro membri del consiglio c’è il leghista Elia Pantaleoni, già candidato sindaco a Canzo e molto vicino al deputato erbese Eugenio Zoffili, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Erba.
Contattato da La Provincia, per ora Pantaleoni non commenta la questione del sovrappasso: «Ci siamo appena insediati» ricorda, garantendo però attenzione al tema. Il fatto che nel cda di Ferrovienord ci sia un consigliere che conosce le criticità erbesi, oltre ad essere politicamente vicino all’amministrazione di Caprani, può segnare una svolta.
Sul tavolo resta poi il secondo sovrappasso atteso dagli erbesi per l’eliminazione del passaggio a livello di corso 25 Aprile, in centro città, un’opera che costerà milioni di euro e che è ancora agli albori della progettazione.
Il sindaco Caprani non sembra disposto a chiudere l’accordo per via Trieste fino a quando non avrà rassicurazioni da Ferrovienord anche sul sovrappasso del centro: è un altro nodo che andrà sciolto con il nuovo cda della società ferroviaria.
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