Erba, addio a mons. Paganini: era stato il prevosto delle giornate più buie

In città per undici anni, aveva concelebrato i funerali della strage di via Diaz del 1996. «Discreto e rispettoso». L’ultima visita in occasione del 65esimo anniversario

È stato il prevosto della città nei difficili momenti della “strage di Erba” e si occupò di collaborare alla riqualifica della piazza prepositurale con l’amministrazione comunale di allora. Un personaggio di primissimo piano, amato dai credenti ma rispettato da tutti. Sabato è scomparso monsignor Antonio Paganini, 93 anni, prevosto di Erba dal 1996 al 2007. Il funerale sarà celebrato oggi, martedì 20 agosto, alle 14,30, nella chiesa prepositurale dei Santi Gervaso e Protaso di Parabiago, in provincia di Milano: il suo paese natale.

Fu lui insieme a Carlo Castagna e ad altri a dare una nuova vita alla casa della strage di via Diaz, grazie ad un progetto apposito l’abitazione venne infatti concessa in comodato d’uso gratuito per le famiglie in difficoltà. Ma in generale monsignor Antonio Paganini è stato un punto di riferimento in quei difficili momenti, ed è ricordato ad Erba per diverse opere realizzate tra cui i nuovi confessionali all’interno della chiesa parrocchiale.

Il 10 settembre del 2018 monsignor Paganini era tornato ad Erba per festeggiare il 65esimo anniversario di sacerdozio e alla fine della messa si era intrattenuto sulla piazza prepositurale, davanti alla chiesa ristrutturata, salutando i numerosi fedeli che lo attendevano. Quella era stata l’ultima visita “ufficiale” in città. «Grazie per avermi invitato - aveva detto - superfluo dire che sono molto contento di ritrovarmi oggi con voi e rivedere tante persone care. Insieme abbiamo vissuto momenti di preghiera».

La parrocchia di Erba ha ricordato monsignor Paganini anche all’ingresso della chiesa prepositurale: «Il Signore ha chiamato a sé nella vita che non ha fine monsignor Antonio Paganini, prevosto di Erba dal 1996 al 2007. Era nato il 31 dicembre 1930 ed era sacerdote dal 28 giugno 1953. Abbiamo un debito di riconoscenza verso di lui per il ministero che ha svolto tra noi con fedeltà e generosità. Lo affidiamo nelle preghiere a Gesù». Cordoglio anche dall’assessore a commercio e sociale Anna Proserpio e da Matteo Redaelli, assessore all’edilizia pubblica privata.

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