Erba, cambia il paesaggio di Crevenna. Un’antenna da 30 metri per i ripetitori
Lavori Il terreno si trova lungo la Arosio-Canzo: rispettate le indicazioni della Soprintendenza. Colore verde per non abbagliare gli automobilisti e (al più presto) piante per “mascherarli”
I lavori sono partiti lunedì mattina, nel giro di poche ore il paesaggio di Crevenna è cambiato. L’antenna telefonica della Wind di cui si parla da mesi è stata finalmente innalzata a ridosso della provinciale Arosio-Canzo: ora il palo da 30 metri domina la frazione ed è pronto per accogliere i ripetitori, il Comune di Erba - proprietario del terreno - incasserà un canone annuo di 12.500 euro fino al 2032. L’iter per la posa dell’antenna (è l’ottava sul territorio comunale) è partito all’inizio dell’anno.
Il procedimento
Era febbraio quando il Comune di Erba ha concesso un terreno a ridosso del serbatoio Canova alla Cellnex Italia Spa per un corrispettivo annuo di 12.500 euro. L’accordo è valido fino al 2032. Cellnex è una grossa azienda specializzata nelle infrastrutture per la telefonia mobile, ma i ripetitori agganciati al palo saranno targati Wind.
Tra febbraio e settembre, tutto si è fermato. La pratica è finita infatti nelle mani della Soprintendenza che ha posto dei paletti: «L’intervento - ha ricordato il soprintendente Giuseppe Stolfi nella sua relazione - è posto a confine con ambiti ad elevata sensibilità e con territori boscati tutelati», da qui una serie di regole da rispettare per «non arrecano sostanziale pregiudizio ai valori paesaggistici dell’area sottoposta a tutela».
La Soprintendenza ha chiesto di realizzare il palo in colore verde opaco (verniciato a fuoco) non riflettente, per evitare di abbagliare gli automobilisti sulla provinciale, al posto del grigio chiaro zincato proposto dalla Cellnex: la prescrizione, come è evidente, è stata rispettata. La seconda richiesta riguarda la posa di «un mascheramento a verde con essenze autoctone di medio/alto fusto lungo il perimetro dell’area in concessione», che deve ancora essere realizzato.
Non è mancata una terza richiesta, la più curiosa. Le opere di scavo sono state effettuate alla presenza di archeologi, pronti a fermare tutto nel caso fossero emersi dei reperti: Anna Bargna, dirigente del settore urbanistica del Comune di Erba che ha seguito l’iter, conferma che «non è stato trovato nulla». Anche perché, in caso contrario, al posto dell’antenna oggi ci sarebbero degli archeologi al lavoro.
Onde elettromagnetiche
Quanto alle preoccupazioni per le emissioni di onde elettromagnetiche, che sempre accompagnano l’arrivo di nuove antenne, è vero che il palo è posto in linea d’aria molto vicino all’abitato di Crevenna, comprese la parrocchia e l’oratorio, ma è anche vero che si trova in quota più elevata. Arpa, in ogni caso, ha dato il via libera ai ripetitori sin dall’inizio, dopo aver effettuato tutte le verifiche sul campo. La nuova antenna, che in queste ore colpisce l’attenzione degli automobilisti in transito sulla provinciale, è alta 30 metri (24 metri di palo, 6 di pennone). Ripetitori e parabole per la trasmissione del segnale verranno posti a quota 23,5 metri, 27 e 29,6 metri.
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