Erba: controlli alla scuola media. La tubercolosi non fa più paura

Accertamenti rassicuranti dopo l’episodio verificatosi a febbraio Ast Insubria e direzione: «Non sono emersi ulteriori casi di malattia»

Gli accertamenti di secondo livello hanno cancellato ogni dubbio: alla scuola media Puecher non sono emersi nuovi casi di malattia, la tubercolosi si è manifestata con sintomi solo nell’alunno risultato positivo all’inizio di febbraio. Lo comunicano Ats Insubria e la dirigente scolastica Rosa Angela Muni, ulteriori accertamenti sono previsti a maggio.

La storia parte all’inizio di febbraio, quando alla scuola di via Majnoni ha iniziato a girare la voce di un caso di tubercolosi tra gli studenti. Alcuni professori entravano in aula con la mascherina a scopo precauzionale, poi la mattina del 7 febbraio Ats Insubria ha confermato la notizia. L’alunno malato è stato ricoverato e la terapia attuata dai medici ha dato subito buoni risultati.

In due diverse giornate, gli operatori di Ats sono arrivati a scuola per effettuare il test di Mantoux, utilizzato per rilevare la presenza di anticorpi contro il bacillo della tubercolosi. Complessivamente sono stati testati 90 contatti scolastici, i risultati - che si basano sulla reazione cutanea nel punto in cui viene inoculata un piccola dose di tubercolina - sono stati valutati tre giorni dopo.

«Sono risultate positive 6 persone - fa sapere Ats Insubria a La Provincia - e tutti i positivi sono stati sottoposti agli accertamenti clinici e/o strumentali di secondo livello che hanno escluso la presenza di malattia tubercolare in corso e a rischio di trasmissione. In alcuni soggetti la positività a Mantoux è la conseguenza, come del resto previsto, ad una pregressa vaccinazione».

Altri non precedentemente vaccinati «sono stati inclusi in un percorso di monitoraggio periodico specialistico e, se dovuto, sottoposti a profilassi antibiotica a scopo puramente preventivo precauzionale».

Il timore era che i contatti positivi potessero sviluppare a loro volta la malattia, contagiando altre persone, ma così non è stato. «Sono stati completati i controlli di secondo livello e fortunatamente non sono emersi nuovi casi di malattia» scrive la preside Muni in un avviso rivolto ai genitori preoccupati.

«Come stabilito dal protocollo, sono previsti ulteriori accertamenti a distanza di 12 settimane» continua la dirigente scolastica. «Provvederemo a mantenervi tempestivamente aggiornati qualora emergano nuove informazioni». Gli «ulteriori accertamenti», precisa Ats Insubria, riguarderanno tutti i contatti risultati negativi ai test di Mantoux: si parla insomma di 84 persone. Il nuovo monitoraggio è previsto dai protocolli sanitari perché i tempi di incubazione della tubercolosi possono essere molto lunghi: è quello che viene definito “periodo di sorveglianza”. In queste settimane molti genitori hanno scritto alla scuola chiedendo aggiornamenti e rassicurazioni. Il caso potrà definirsi definitivamente chiuso a maggio, al termine del periodo di sorveglianza.

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