Erba, dottoressa rapinata vicino alla stazione
Il caso Era appena scesa dal treno e si stava recando all’ospedale da via Adua per iniziare il turno notturno. Uno straniero armato di coltello l’ha strattonata e fatta cadere per poi fuggire con la borsetta. Choc in città
È stata aggredita e rapinata in via Adua, mentre camminava verso l’ospedale per attaccare il turno di notte.
L’episodio è avvenuto martedì intorno alle 20.15, protagonista una giovane dottoressa che era scesa poco prima dal treno nella stazione di piazza Padania: la donna è stata sorpresa da un uomo di origine straniera, armato di coltello. Sul caso indagano i carabinieri che hanno raccolto la denuncia. A quanto risulta non ci sarebbero testimoni, la strada buia in quel momento era deserta. Ieri mattina la notizia ha iniziato a circolare tra i corridoi del Fatebenefratelli. Il riserbo è massimo, la donna era comprensibilmente sotto choc ma i contorni dell’accaduto sono chiari.
La dottoressa, residente fuori città, è arrivata con il treno in piazza Padania pochi minuti dopo le 20, era attesa in ospedale per il turno di notte. Dalla piazza si è incamminata a piedi verso via Adua: difficile dire se l’aggressore l’ha notata in stazione per poi seguirla, certo è che l’aggressione è avvenuta a poche decine di metri in linea d’aria dallo scalo ferroviario.
Dieci giorni di prognosi
L’uomo, di origine straniera, l’ha minacciata con un coltello e l’ha aggredita per rubarle la borsa: gli strattoni, e probabilmente una caduta, hanno causato al medico contusioni a un braccio e al dorso. Appena l’aggressore è scappato con la borsa, la donna - spaventata e dolorante - ha avuto la prontezza di riprendere il cammino per raggiungere sulle proprie gambe il Fatebenefratelli, che dista a non più di duecento metri. Il personale l’ha accolta e l’ha subito scortata in pronto soccorso per una visita, a quanto risulta la prognosi sarebbe di dieci giorni. La denuncia è stata raccolta dai carabinieri, che si sono recati in ospedale per ascoltare la donna. A quanto risulta non ci sarebbero testimoni: via Adua è una strada poco battuta dai pedoni soprattutto in orario serale. Anche gli automobilisti di passaggio non si sarebbero accorti di quanto stava avvenendo, in ogni caso nessuno è intervenuto per soccorrere la dottoressa.
Tra i colleghi del Fatebenefratelli l’accaduto ha causato grande scalpore, oltre che dispiacere. La strada era deserta, certo, ma siamo in centro città, a pochi passi dall’ospedale e in una fascia oraria in cui si dovrebbe poter camminare liberamente senza preoccuparsi di possibili malintenzionati.
Controlli
Il giorno precedente, lunedì, era stata la polizia locale ad accendere i riflettori sull’area della stazione e di piazza Padania. Nel tardo pomeriggio gli agenti avevano chiesto i documenti ad alcuni uomini che stazionavano all’esterno della struttura: uno di questi, sprovvisto di carta d’identità e permesso di soggiorno, è stato portato in comando per l’identificazione.
A seguito delle indagini si è scoperto che era un marocchino di 27 anni, sul suo capo pendeva un mandato di cattura per spaccate e furti ai danni di negozi di Bari. In serata, gli agenti lo hanno accompagnato in carcere.
Due episodi in due giorni, a breve distanza l’uno dall’altro, hanno finito per riaccendere la preoccupazione sul fronte della sicurezza urbana. Al solito, in un’area ben definita della città.
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