Erba, polemica per il freddo in aula: «Le caldaie nelle scuole non si possono riaccendere»
La vicenda Risposta del sindaco al Comitato genitori Puecher dopo la decisione di spegnere gli impianti
A due giorni dalla riapertura delle scuole dopo il ponte del 25 Aprile, sul fronte delle caldaie restano numerose incertezze.
L’amministrazione comunale è al lavoro per riaccendere gli impianti della materna di Bindella e della primaria di Arcellasco, per altri plessi - su tutti Crevenna (materna e primaria) e via Battisti (primaria) - il traguardo è più lontano. Il sindaco Mauro Caprani, rispondendo a una lettera del Comitato genitori dell’istituto Puecher, ha chiarito che «non si potranno riaccendere le centrali termiche fino a quando avremo ripristinato lo stato di sicurezza previsto per legge».
Gli impianti di scuole e palestre sono spenti da due settimane. Il sindaco ha disposto la chiusura delle caldaie in mancanza di certificati prevenzione incendi in corso di validità e altri documenti essenziali. Lunedì scorso, con l’abbassamento delle temperature esterne, è montata la protesta dei genitori e il dirigente scolastico, Gian Maria Rovelli, ha consentito alla famiglie di tenere a casa i ragazzi martedì e mercoledì senza conteggiare le assenze.
Le temperature nelle classi oscillavano tra i 14 e i 17 gradi. In municipio è arrivata una lettera di protesta da parte del Comitato genitori dell’istituto Puecher, alla quale Carpani ha risposto chiarendo che lo spegnimento è dettato da «motivi di sicurezza legati agli impianti di riscaldamento» e non alla mancata volontà di estendere il periodo di accensione oltre la data canonica del 15 aprile.
«Di fatto - spiega il sindaco - ho anteposto l’incolumità della comunità scolastica ad un disagio temporaneo peraltro anche figlio di una situazione meteorologica anomala dato il periodo. La tutela della sicurezza degli alunni è la priorità. Ribadisco che non si potranno riaccendere le centrali termiche fino a quando avremo ripristinato lo stato di sicurezza previsto per legge».
Ieri mattina un funzionario comunale è andato a Como dai Vigili del fuoco per verificare lo stato dei certificati prevenzione incendi. A quanto risulta, l’amministrazione sarebbe molto vicina alla riaccensione delle caldaie all’asilo di Bindella e alle elementari di Arcellasco.
La situazione più difficile in via Battisti e a Crevenna: qui con tutta probabilità non si arriverà alla riaccensione. «La prossima stagione - ricorda il sindaco - avremo nuove caldaie a cippato per riscaldare otto edifici». La speranza è che da lunedì le temperature esterne salgano.
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