
Erba, il concorsone per 4 posti in Comune
A Lariofiere si presentano 127 candidati
Gel, termoscanner, distanze: superato l’esame sicurezza. Giovedì 18 gli orali in sala consiliare
Erba
Code all’ingresso per misurare la febbre e igienizzare le mani, mascherine sul volto e distanziamento rigoroso. Lunedì 15 giugno i 127 candidati si sono presentati puntuali al centro espositivo di Lariofiere per uno dei primi concorsi pubblici dell’era Covid-19: in palio ci sono quattro posti da impiegato al Comune di Erba. L’amministrazione comunale aveva aperto il bando prima dello scoppio della pandemia e in municipio erano arrivate 230 domande di partecipazione: come sempre accade, alla fine si è presentata circa la metà delle persone. Molti giovani, molti provenienti da Erba e dal territorio circostante.

(Foto di Stefano Bartesaghi)
Le prove scritte erano in programma all’inizio di maggio, ma il lockdown prolungato ha costretto a rinviare tutto a metà giugno. In un periodo in cui tanto si discute della futura ripresa di scuole e università, il concorso- la prima prova scritta si è tenuta alle 10.30, la seconda alle 14 - ha offerto spunti interessanti su come gestire più di cento persone impegnate in un test all’interno della stessa struttura. Per svolgere il concorso in sicurezza sono state prese misure senza precedenti: code per igienizzare le mani e misurare la febbre, personale con visiere protettive, mascherine sempre sul viso e un metro di distanza fisso tra tutte le persone presenti, all’interno e all’esterno della struttura.

(Foto di Stefano Bartesaghi)
La presidente della commissione, il dirigente comunale Letizia Rossini, ha chiesto l’intervento della polizia locale (con il comandante Giovanni Marco Giglio e il suo vice Roberto Fumagalli) e dei volontari della Protezione Civile Erba Laghi, che hanno effettuato il servizio di sorveglianza nel corso delle prove. Presenti anche numerosi dipendenti comunali, insieme all’altro dirigente Daniele Fabbrocino.

(Foto di Stefano Bartesaghi)
A giudicare dalla partecipazione, il Covid-19 non ha certo spaventato i partecipanti: la voglia di trovare un buon lavoro a tempo indeterminato è più forte dei timori. Un solo candidato, residente fuori regione, ha telefonato nei giorni scorsi a Palazzo Majnoni chiedendo se non fosse il caso di rimandare ulteriormente il concorso a fronte della pandemia: la risposta sta nelle misure di sicurezza messe in campo dagli organizzatori, che hanno evitato ogni possibile contatto ravvicinato e hanno garantito la bonifica di tutti gli spazi comuni.

(Foto di Stefano Bartesaghi)
Le prove orali partiranno giovedì 18 giugno, a seconda del numero degli ammessi potrebbero proseguire fino a lunedì. Le interrogazioni si terranno davanti alla commissione riunita nella sala consiliare del municipio, una struttura che garantisce spazio a sufficienza per effettuare le prove all’insegna del distanziamento interpersonale.
( Luca Meneghel)
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