Erba, il concorsone per 4 posti in Comune
A Lariofiere si presentano 127 candidati
Gel, termoscanner, distanze: superato l’esame sicurezza. Giovedì 18 gli orali in sala consiliare
Code all’ingresso per misurare la febbre e igienizzare le mani, mascherine sul volto e distanziamento rigoroso. Lunedì 15 giugno i 127 candidati si sono presentati puntuali al centro espositivo di Lariofiere per uno dei primi concorsi pubblici dell’era Covid-19: in palio ci sono quattro posti da impiegato al Comune di Erba. L’amministrazione comunale aveva aperto il bando prima dello scoppio della pandemia e in municipio erano arrivate 230 domande di partecipazione: come sempre accade, alla fine si è presentata circa la metà delle persone. Molti giovani, molti provenienti da Erba e dal territorio circostante.
Le prove scritte erano in programma all’inizio di maggio, ma il lockdown prolungato ha costretto a rinviare tutto a metà giugno. In un periodo in cui tanto si discute della futura ripresa di scuole e università, il concorso- la prima prova scritta si è tenuta alle 10.30, la seconda alle 14 - ha offerto spunti interessanti su come gestire più di cento persone impegnate in un test all’interno della stessa struttura. Per svolgere il concorso in sicurezza sono state prese misure senza precedenti: code per igienizzare le mani e misurare la febbre, personale con visiere protettive, mascherine sempre sul viso e un metro di distanza fisso tra tutte le persone presenti, all’interno e all’esterno della struttura.
La presidente della commissione, il dirigente comunale Letizia Rossini, ha chiesto l’intervento della polizia locale (con il comandante Giovanni Marco Giglio e il suo vice Roberto Fumagalli) e dei volontari della Protezione Civile Erba Laghi, che hanno effettuato il servizio di sorveglianza nel corso delle prove. Presenti anche numerosi dipendenti comunali, insieme all’altro dirigente Daniele Fabbrocino.
A giudicare dalla partecipazione, il Covid-19 non ha certo spaventato i partecipanti: la voglia di trovare un buon lavoro a tempo indeterminato è più forte dei timori. Un solo candidato, residente fuori regione, ha telefonato nei giorni scorsi a Palazzo Majnoni chiedendo se non fosse il caso di rimandare ulteriormente il concorso a fronte della pandemia: la risposta sta nelle misure di sicurezza messe in campo dagli organizzatori, che hanno evitato ogni possibile contatto ravvicinato e hanno garantito la bonifica di tutti gli spazi comuni.
Le prove orali partiranno giovedì 18 giugno, a seconda del numero degli ammessi potrebbero proseguire fino a lunedì. Le interrogazioni si terranno davanti alla commissione riunita nella sala consiliare del municipio, una struttura che garantisce spazio a sufficienza per effettuare le prove all’insegna del distanziamento interpersonale.
( Luca Meneghel)
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