
(Foto di BARTESAGHI)
La gestione affidata al gruppo giovani fino al 2027 ponendo così fine a un anno e mezzo di polemiche. Prevista la possibilità di ospitare enti esterni
Erba
Lo Snodo e il Consorzio erbese servizi alla persona hanno trovato l’accordo per la gestione della stazione di Erba fino al 31 dicembre 2027. La convenzione, che segue il bando pubblico aperto a dicembre, mette fine a un anno e mezzo di polemiche. Le regole prevedono la disponibilità della struttura anche per altre realtà, una collaborazione assidua tra i ragazzi e il Consorzio e l’impossibilità di rinnovare tacitamente la concessione alla scadenza dei termini.
La convenzione è stata sottoscritta il 12 marzo 2025 da Simone Pelucchi, presidente de Lo Snodo, e da Angelo Barindelli, presidente del Consorzio. La firma arriva dopo un bando pubblico, che ha visto la sola partecipazione de Lo Snodo, e una fase di coprogettazione tra l’associazione e i funzionari dell’azienda consortile.
Il primo dato politico è la fine delle polemiche e degli scontri politici tra sindaci dell’Erbese favorevoli a un rinnovo diretto della vecchia convenzione e altri (Erba su tutti) favorevoli all’apertura di un bando pubblico. La diplomazia ha avuto la meglio: l’accordo tiene conto delle esigenze dei ragazzi, che chiedevano di proseguire le proprie attività di promozione delle politiche giovanili, e del Consorzio, che avrà un ruolo nella definizione degli obiettivi e delle strategie.
L’articolo 2 precisa che la convenzione è «valida per il periodo dalla sua sottoscrizione al 31.12.2027. Alla data finale si intenderà risolta; viene esclusa ogni proroga tacita, senza necessità di ulteriori comunicazioni». È una novità importante, perché gran parte delle polemiche negli ultimi mesi si sono concentrate sulla possibilità di un rinnovo diretto: nel 2027 non sarà così, è prevista una proroga massima di sei mesi per completare eventuali progetti in corso ma poi bisognerà rimettere tutto in gioco.
Nelle linee guida allegate alla convenzione si legge poi che la stazione «potrà ospitare - a titolo gratuito o oneroso - lo svolgimento sia di attività programmate nell’ambito del piano di zona, sia attività promosse dal Consorzio stesso, o dai Comuni soci, o anche da enti esterni, che desiderino utilizzare gli spazi disponibili per iniziative autorizzate dall’ente». Insomma: Lo Snodo continuerà a gestire e animare la stazione, ma gli spazi si potranno concedere anche ad altri per riunioni e altri tipi di iniziative.
Utenze e manutenzioni resteranno a carico dell’azienda consortile. Il Consorzio verificherà periodicamente (la cabina di regia si riunirà due volte al mese) che il progetto presentato da Lo Snodo venga rispettato, attività non comprese nel progetto originario dovranno essere autorizzate. Le linee guida garantiscono «il mantenimento dell’aula studio, anche in considerazione della carenza di altri spazi idonei appositamente resi disponibili sul territorio».
Tra le altre priorità vengono elencate l’organizzazione di attività di prevenzione relative a bullismo, violenza di genere, all’abuso di alcol ma anche di internet e social media. Grande attenzione verrà posta all’organizzazione di «laboratori artistici, creativi, espressivi, ambientali, da svilupparsi secondo percorsi idonei a vivacizzare il territorio e gli spazi pubblici e a coinvolgere i cittadini».
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