
Erba, museo hi-tech: proiettori laser e realtà virtuale
Villa Candiani Ordinate attrezzature da 170mila euro per realizzare le sale immersive, pronte già tra due mesi
Erba
Ci saranno proiettori laser e 60 metri quadrati di pannelli su cui far scorrere video e immagini, visori per la realtà virtuale e diffusori audio, monitor touch screen, computer e software di ultima generazione per dare ai visitatori l’illusione di un viaggio nel tempo. Il museo di Villa Candiani prende forma: a due mesi dall’apertura delle sale immersive, previste al primo piano della struttura e dedicate alla storia della città e del territorio, Il Comune ha ordinato 170mila euro di attrezzature.
L’amministrazione, che ha ottenuto dalla Fondazione Cariplo un finanziamento da 570mila euro, deve completare la prima parte del museo ideato dallo scenografo Ezio Frigerio e dalla costumista Franca Squarciapino entro la fine di giugno, come previsto dal bando emblematico. I lavori strutturali - di cui si è occupata la Edilgrande di Mariano Comense - si concluderanno a giorni, poi partirà l’allestimento del primo piano.
Qui Frigerio aveva previsto sale immersive per proiettare scenografie leggendarie, che hanno fatto la storia del teatro, e soprattutto per dare vita a un viaggio nella storia della città di Erba. La progettazione è stata affidata alla Carraro Lab, un’azienda specializzata che ha fatto qualcosa di simile al M9, il museo tecnologico di Mestre. Nei giorni scorsi il Comune ha ordinato alla Agmultivision di Segrate le attrezzature necessarie per dare corpo alla magia.
È una fornitura da 170mila euro e vale la pena elencare i materiali (al netto di staffe, totem, software ed altri elementi tecnici): quattro monitor da 55 pollici (tre saranno touch screen), due monitor da 86 pollici, nove minipc di ultima generazione, 16 diffusori audio wireless, quattro proiettori laser e pannelli da proiezione per una misura complessiva di 60 metri quadrati. Non mancheranno tre visori per immergersi nella realtà virtuale.
Innovazione
Prima di morire, Frigerio aveva pensato di proiettare in una sala al primo piano la ricostruzione virtuale di sette scenografie da lui realizzate per grandi teatri mondiali, da La Scala di Milano al Metropolitan di New York. Una seconda sala, molto attesa, sarebbe stata dedicata alla storia della città e del territorio erbese.
Lo scenografo, nato a Erba nel 1930 e rimasto sempre legatissimo alla sua città, aveva pensato di far rivivere ai visitatori alcuni momenti salienti: l’arrivo del treno in città nel 1878, il tram che si rovesciò a Erba alta nel 1906, l’arrivo del gas nel 1926, il primo concorso ippico e gli aerei da turismo che partivano da Erba nel 1930. E ancora l’apertura dell’officina Meroni, la costruzione del Monumento ai Caduti di Terragni e del teatro Licinium, sempre fra le due guerre, per arrivare al tragico bombardamento del 1944.
Allestimenti
«Le sale immersive al primo piano saranno le prime a essere aperte entro l’estate» ricorda l’assessore alla cultura Paolo Farano. «Al piano terra troverà invece spazio la collezione artistica di Frigerio e Squarciapino, l’allestimento è ancora in corso di progettazione da parte della scenografa Carmen Castañón, incaricata da Squarciapino». Per il piano terra c’è più tempo, perché il finanziamento è statale e non prevede scadenze serrate come la Fondazione Cariplo.
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