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Erba, sempre meno nati ma ci sono sei asili. Spunta l’idea delle fusioni
Il numero dei bambini cala da 766 a 727 in un anno e le strutture resistono grazie ai numerosi non residenti. Riflessioni in corso sulle scuole di Crevenna e Bindella
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Le nascite sono in calo da anni e nel 2024 i bambini in età prescolare residenti in città hanno toccato i minimi storici. Eppure a Erba ci sono sei scuole dell’infanzia, tre pubbliche e tre paritarie: andando a leggere i numeri, si scopre che le strutture resistono grazie alla presenza dei bambini che abitano nei paesi limitrofi. A medio termine qualcosa dovrà necessariamente cambiare: tra i paritari sono già in corso processi di fusione e riorganizzazione, presto potrebbe toccare anche ai pubblici.
Sabato “La Provincia” ha pubblicato i dati demografici aggiornati al 31 dicembre 2024. A Erba ci sono 16.224 abitanti, di questi i bambini in età prescolare (0-6 anni) sono 727: cinque anni fa erano 80 in più e la decrescita prosegue inesorabile. Solo tra il 2023 e il 2024, sono passati da 766 a 727. Di questi 727 bambini, quelli di età compresa tra 3 e 6 anni che possono frequentare la scuola dell’infanzia si riducono a 450: un numero che è destinato a calare ulteriormente nei prossimi anni, visto che i nuovi nati sono sempre meno.
In questo quadro la città offre sei asili, tre pubblici e tre paritari. È come se ci fosse un asilo ogni 75 bambini erbesi di età compresa tra 3 e 6 anni, un rapporto difficilmente sostenibile. Come sia possibile è presto spiegato: le strutture resistono perché accolgono molti bambini residenti fuori Erba.
Tra gli asili pubblici spicca in particolare quello di Bindella, dove i non erbesi sfiorano il 50 per cento: sono 58, contro 61 bambini residenti. La quota scende a Crevenna (20 non residenti, 59 residenti) e in via Diaz in centro città, dove i non residenti sono solo 11 contro 95 residenti.
Tra i paritari, invece, i non residenti sono sempre più degli erbesi: al Gianetti il rapporto è di 44 non residenti e 41 erbesi, a Buccinigo 21 contro 17, allo Stanga di Parravicino 16 contro 14.
Tra asili pubblici e paritari, le sei strutture sono frequentate complessivamente da 457 bambini: 287 erbesi, 170 non erbesi. Un numero che è destinato a calare di anno in anno, tanto che nel settore paritario ci si sta già organizzando per unire le forze: gli asili Stanga e di Buccinigo stanno trattando da mesi una fusione, l’obiettivo è diventare un unico ente e riservare parte degli spazi ad altri servizi come il nido, per accogliere anche la fascia 0-3 anni.
I tre asili pubblici hanno ancora i numeri per continuare. L’asilo di via Diaz resta il più frequentato dagli erbesi ed è l’unico dei tre posto nel cuore della città; sul medio termine potrebbe aprirsi una riflessione sui due asili periferici: quello di Crevenna, in particolare, è il meno frequentato con 79 bambini, se si tiene conto dei soli erbesi si scende a 59.
Se si dovesse avviare un percorso di razionalizzazione, verrebbe spontaneo partire da qui anche perché a differenza di Bindella l’attrattiva del plesso fra i non erbesi resta molto limitata (solo 20 bambini non residenti a Erba su 79). Il dibattito, a questo punto, è aperto a colpi di numeri e previsioni demografiche. Oltre alle sei scuole dell’infanzia per la fascia 3-6 anni, la città di Erba offre due asili nidi per la fascia 0-3 anni: il Magolibero di via Bassi, che è comunale, e Il paese delle meraviglie di via Lecco, che è privato. A differenza delle scuole dell’infanzia, che risentono del calo della natalità, i nidi restano molto richiesti: il Magolibero, in particolare, ha 60 posti e fatica ogni anno ad accogliere tutte le richieste.
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