Erba vuole il Controllo del vicinato

Sicurezza Il Comune ha organizzato quattro serate nelle varie zone per presentare il progetto. Per poter attivare il protocollo, il vicesindaco vuole capire le adesioni

Erba

Anche la città di Erba è pronta ad attivare i gruppi di controllo del vicinato promossi dalla Prefettura di Como. Prima di avviare il progetto, l’amministrazione incontrerà i cittadini interessati nel corso di quattro serate in programma fra l’1 e il 7 aprile: l’obiettivo è raccogliere le prime adesioni in vista della costituzione dei gruppi.

La proposta arriva dalla Lega, il partito che a Erba ha fatto della sicurezza urbana una bandiera. Il capogruppo Eugenio Zoffili, negli ultimi anni, ha promosso l’apertura di un ufficio distaccato della polizia locale in piazza Padania e l’arrivo dei militari in stazione nell’ambito dell’operazione “Strade sicure”, senza contare gli stanziamenti (richiesti e ottenuti) per implementare la videosorveglianza.

In questo quadro, all’appello mancava ancora il controllo del vicinato, che pure è attivo da tempo in diversi paesi tra cui Orsenigo, a breve distanza da Erba. Ora il vicesindaco Simona Guerrieri, che ha la delega alla sicurezza e alla polizia locale, è pronta a replicare l’esperienza in città.

La decisione

«Abbiamo deciso di aderire al progetto di controllo del vicinato promosso dalla Prefettura di Como, per incrementare il livello di sicurezza e prevenire i reati» dice Guerrieri. Il controllo di vicinato, a Erba, sarebbe utile a fronte di «furti in abitazioni, truffe, violenze di genere e atti vandalici, ma anche per problematiche di minore gravità quali l’abbandono illecito dei rifiuti e il disturbo della quiete pubblica».

Il controllo di vicinato prevede l’apertura di un gruppo WhatsApp e di una mailing list che raggruppa gli abitanti di una determinata zona. I cittadini osservano e segnalano eventuali criticità. I nomi dei responsabili dei gruppi vengono segnalati al prefetto, l’obiettivo non è mai sostituirsi alle forze dell’ordine quanto inviare segnalazioni utili alla polizia e ai carabinieri per indagini e interventi mirati.

Le prospettive

Il protocollo prevede la stipula di un “patto” tra il Comune che attiva i gruppi e la prefettura. Prima di attivare la procedura, però, l’amministrazione comunale vuole incontrare i cittadini per spiegare cosa sia il controllo di vicinato, da non confondere con le ronde, e raccogliere i primi nominativi di chi è pronto a entrare in squadra.

«Abbiamo previsto quattro incontri, sarà presente anche la polizia locale» dice il vicesindaco. «Le riunioni si terranno alle 20.30, sono tutti invitati anche solo per capire di che cosa stiamo parlando».

Si parte il primo di aprile all’oratorio di Buccinigo (via Cantù 1) per le frazioni di Buccinigo e Parravicino, il 2 aprile all’oratorio di Arcellasco (via Marconi 80) si riuniranno i residenti di Arcellasco, Bindella, San Bernardino e Carpesino; il 3 aprile all’oratorio di Crevenna (via San Giorgio 1) tocca agli abitanti di Crevenna e Erba alta. L’ultima serata è in programma il 7 aprile all’Aspae (via Leopardi 33) per i residenti del centro e della frazione di San Maurizio.

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