Ex Gasfire, linea dura con i proprietari: «Subito i lavori»
Erba Il sindaco nega la proroga per la messa in sicurezza: «Interventi entro giovedì, altrimenti parte la denuncia»
Il sindaco Mauro Caprani ha concesso una proroga di tre mesi per produrre il certificato di idoneità statica, ma gli altri termini non cambiano: l’ex Gasfire va messa in sicurezza entro giovedì 8 agosto, in caso contrario partirà la denuncia per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità (articolo 650 del codice penale). L’altra sera il primo cittadino ha firmato una nuova ordinanza, legata a quella originaria del 9 luglio con cui aveva disposto la messa in sicurezza dell’ex Gasfire a seguito di un crollo dalla facciata. L’incidente ha comportato la chiusura al transito dei pedoni di parte del marciapiede, che resterà transennato fino al termine degli interventi.
La nuova ordinanza si spiega con una lettera inviata mercoledì 31 luglio dalla “Verdi Srl” di Monza, proprietaria dell’immobile. La società ha chiesto una proroga generale di novanta giorni, giustificandola con la necessità di effettuare interventi di un certo rilievo e con l’imminente periodo feriale: l’istanza è stata accolta solo in minima parte.
Il sindaco ha acconsentito di prorogare fino al 6 novembre il termine entro il quale un tecnico abilitato dovrà presentare un certificato di idoneità statica della facciata e del portale di ingresso al civico 3 di via Fiume. Per il resto, si legge nel provvedimento, ha deciso «di confermare i termini di scadenza di quanto ulteriormente stabilito con ordinanza numero 15 del 09 luglio 2024».
Il cronoprogramma
Entro giovedì, dunque, «dovranno essere predisposte le opere necessarie per la messa in sicurezza degli immobili e delle relative pertinenze, adottando tutte le misure necessarie per inibire il crollo di ulteriori parti di facciata, anche mediante la rimozione e/o demolizione delle porzioni pericolanti, al fine di eliminare ogni pericolo per la pubblica sicurezza dei cittadini». È previsto inoltre il montaggio di un’impalcatura sulla parte dell’immobile affacciata su via Fiume.
A quanto risulta, l’ufficio tecnico ha valutato la possibilità di una proroga generale ma i rischi per la pubblica incolumità - saggiati con un sopralluogo a seguito del crollo - sono considerati eccessivi. In quel caso una parte di facciata è caduta dal primo piano e ha raggiunto il marciapiede, ora transennato, ma se si staccasse una porzione del secondo piano i materiali finirebbero in mezzo alla strada, potenzialmente contro un’automobile.
Il sindaco parla di possibile denuncia all’autorità giudiziaria nel caso in cui i termini non venissero rispettati. In caso di inottemperanza, poi, «si procederà all’esecuzione d’ufficio in danno ai soggetti responsabili e al recupero delle somme anticipate mediante iscrizione a ruolo delle somme e riscossione coatta delle stesse». Interverrebbero insomma operatori inviati direttamente dal Comune che presenterebbe poi il conto alla società proprietaria.
Sul fronte viabilistico, l’ordinanza di venerdì conferma «il divieto di transito pedonale nell’area interessata dalla possibile caduta di materiale dall’alto e quindi nel tratto di marciapiede antistante l’immobile dal civico 3 di via Fiume fino al parcheggio pubblico». Le transenne - già spostate più volte dai cittadini e rimesse in ordine dalla polizia locale - verranno tolte solo al termine degli interventi di messa in sicurezza.
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