Frontale sulla Novedratese, muore una donna di 51 anni
Carugo Probabile malore all’origine dell’incidente. La vittima si chiama Rosa Bruzzese, abitava a Bregnano. Lo schianto ieri poco prima delle 20 sulla Novedratese. Ferito anche l’altro conducente, ma non sarebbe grave
Pare che l’auto che sopraggiungeva, una Fiat 500, nel vedere la Ford Ka che piano piano invadeva l’altra corsia allargandosi, abbia anche provato a lampeggiare, per cercare di segnalare all’automobilista del rischio imminente. Tutto è stato però vano e il frontale è stato inevitabile. Tragedia della strada, ieri sera quando erano le 19.46, lungo la provinciale Novedratese nel tratto che attraversa il Comune di Carugo, nei pressi del sovrappasso vicino al camposanto del paese.
A bordo della Ka, forse colpita da un malore precedente, c’era una donna nata a Cantù ma residente a Bregnano, Rosa Bruzzese, 51 anni, morta durante il trasporto all’ospedale di Cantù.
Una dinamica sconvolgente, cui avrebbe assistito anche un terzo automobilista che seguiva la Ford e che avrebbe visto l’auto allargarsi piano piano fino ad andare ad impattare contro il veicolo che proveniva nella direzione opposta. Un frontale che ha letteralmente distrutto la parte anteriore dell’auto su cui viaggiava la cinquantunenne di Bregnano, nata nel settembre del 1971.
Anche l’elicottero
La gravità dell’incidente è subito apparsa in modo chiaro. L’immediata chiamata al 118 e l’arrivo sul posto, in forze, dei soccorsi (in volo è stato fatto alzare anche l’elicottero) non è bastato ad evitare che si consumasse la tragedia. L’auto della vittima procedeva da Cantù in direzione di Arosio. L’altra vettura, una Fiat 500 con a bordo un’altra persona rimasta contusa ma non in gravi condizioni, arrivava dalla corsia opposta. Quest’ultima, un uomo di 53 anni, è stata soccorsa in codice giallo (media gravità) e poi trasportata al Sant’Anna.
Soccorsi immediati
A Carugo sono arrivate l’automedica da Cantù, l’ambulanza della Croce Rossa di Montorfano, quella della Croce Rossa di Cantù e anche i Vigili del fuoco, che hanno lavorato per mettere in sicurezza il tratto di strada sconvolto dall’incidente.
L’accaduto è stato segnalato al sostituto procuratore di turno in procura a Como, il dottor Michele Pecoraro, che dopo un esame esterno del corpo ha disposto l’immediata restituzione della salma alla famiglia. Come detto, ogni tentativo di soccorso non ha sortito effetto e i medici hanno potuto fare poco: la morte sarebbe sopraggiunta durante il trasporto in ospedale.
Sul posto, per ricostruire la dinamica dell’incidente ed ascoltare le prime testimonianze, compresa quella dell’automobilista che seguiva le auto coinvolte nell’impatto, sono arrivati i carabinieri della Tenenza di Mariano Comense.
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