Futuro incerto per il reddito cittadinanza: a Erba 441 beneficiari in tre anni , ma 20 erano irregolari

La misura Dall’istituzione nel 2019 sono 441 i residenti che hanno avuto accesso al sussidio. Ma c’è anche chi l’ha percepito senza i requisiti: 20 segnalazioni complessive, tre nel 2022

Il futuro del reddito di cittadinanza non è mai stato tanto incerto. Il Governo lo eliminerà, lo riformerà?

In attesa delle risposte, a Erba continuano ad arrivare richieste: dall’inizio dell’anno sono 47, da quando è stato istituito 441 erbesi hanno percepito il reddito per alcuni mesi.

A fronte di una popolazione di 16mila abitanti, con non più di 10mila persone in età da lavoro, sono numeri davvero importanti.

I controlli

Per chiedere il reddito di cittadinanza bisogna rivolgersi direttamente all’Inps, ma il Comune - almeno in seconda istanza - ha un ruolo fondamentale: la legge prevede infatti che siano i funzionari degli enti locali a verificare che i percettori abbiano tutte le carte in regola per ricevere il sussidio. Se non è così, chi ha iniziato a percepire indebitamente il reddito deve restituire allo Stato le somme già incassate.

A Erba i controlli vengono effettuati dai servizi demografici e proprio da quel settore arrivano le statistiche. Partiamo dall’anno in corso: dal primo gennaio a metà ottobre, i funzionari hanno verificato le caratteristiche di 47 nuovi percettori del reddito di cittadinanza: nel 2022 le segnalazioni all’Inps per mancanza dei requisiti sono state tre, l’ultima risale proprio a questa settimana.

Il numero degli erbesi che attualmente percepiscono il reddito è ovviamente superiore a 47. Il sussidio viene erogato per una finestra massima di 18 mesi (rinnovabili per altri 18 dopo un mese di sospensione), dunque ci sono cittadini che sono già stati controllati dagli uffici comunali nel 2021 ma continuano a ricevere il sussidio. A oggi, stando ai dati aggiornati degli uffici demografici, i percettori del reddito di cittadinanza residenti in città sono 121.

Ancor più sorprendenti sono i numeri relativi all’ultimo triennio. Dall’istituzione del reddito di cittadinanza, nella primavera del 2019, sono 441 i residenti erbesi che hanno avuto accesso al sussidio promosso dal Movimento 5 Stelle e dal primo governo guidato dall’allora premier Giuseppe Conte.

Il dato comprende anche persone che hanno ottenuto il rinnovo del sussidio dopo i primi 18 mesi (e dunque contano doppio), ma si tratta di una minoranza.

Le irregolarità

E le irregolarità? Se nel 2022 gli uffici demografici hanno segnalato all’Inps tre percettori senza i requisiti previsti dalla legge, dal 2019 a oggi le segnalazioni sono state complessivamente 20: in termini percentuali, non aveva diritto al reddito il 4,5 per cento dei richiedenti erbesi.

Diverso è il caso degli interventi che vengono periodicamente effettuati dalla Guardia di finanza per scovare lavoratori in nero che percepiscono il reddito di cittadinanza: in quel caso si tratta di un vero e proprio reato, ma nella maggior parte delle situazioni sono persone che - se non lavorassero in nero - avrebbero tutti i requisiti di legge per percepire il sussidio.

Interventi di questo tipo, in città e sul territorio erbese, non sono mancati e hanno dato frutti nella lotta all’illegalità.

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