I primi 50 giorni da sindaco di Erba per Caprani: «Io presidente della provincia? No comment»
Intervista Mauro Caprani : «Rilancio a settembre il progetto per via Volta, e fondi al commercio»
Da cinquanta giorni Mauro Caprani è sindaco di Erba. Ha parlato poco, lasciando spazio agli assessori, ma dal suo ufficio a Palazzo Majnoni ha posto le basi per le attività che entreranno nel vivo a settembre. Caprani parla delle priorità per Erba, dei progetti in corso e delle prossime elezioni politiche, che lo vedono protagonista in veste di coordinatore provinciale di Forza Italia.
Non manca una “non risposta” molto significativa, che lascia presagire una possibile corsa per la presidenza della Provincia di Como a fine anno.
Sindaco, dalle elezioni amministrative sono passati cinquanta giorni. Ha conosciuto i dipendenti comunali? La macchina funziona?
La macchina comunale è bellissima. Vedo una grande armonia tra i dipendenti, che devo ancora conoscere bene, e questo clima è importante per il lavoro di squadra. E anche i collaboratori in giunta sono straordinari, stanno lavorando molto e bene.
Erba ha oltre cento dipendenti, sono molti in rapporto alla popolazione. Sono tutti necessari? O si potrebbe ridurre la pianta organica?
A questa domanda non so rispondere, perché la testa non ce l’ho ancora messa. Ma posso dirvi per certo quello che manca: gli stradini. È allucinante che un Comune come Erba non abbia gli stradini.
Gli stradini? Cosa dovrebbero fare?
Serve qualcuno che da aprile a settembre mantenga le aiuole in ordine, si occupi dei tagli della vegetazione, del diserbo dei cigli stradali. Che in autunno e in inverno giri la città per raccogliere le cartacce e i mozziconi che gli incivili buttano a terra, che quando nevica prenda un badile per pulire i marciapiedi, che butti il sale sui marciapiedi. È una priorità, conto di reclutarli al più presto.
Nelle scorse settimane ha detto di essere molto preoccupato dai rincari delle bollette energetiche. La preoccupazione è un po’ scemata, ora che avete coperto le maggiori spese con fondi comunali e statali?
No, resto preoccupato perché a settembre bisognerà stendere il bilancio di previsione. Abbiamo coperto le maggiori spese del 2022, ma bisogna pensare al 2023 e i costi restano un’incognita. Ecco perché insisto molto sulle fonti alternative, bisogna correre.
Si riferisce all’installazione di caldaie a biomassa legnosa di cui si sta occupando l’assessore all’ambiente Alessio Nava?
Quello è un progetto importante. Parteciperemo a due bandi per finanziare l’installazione degli impianti: l’idea è prendere la legna dai nostri boschi, in questo modo resteranno puliti e sicuri e faremo lavorare le aziende agricole del territorio. Stimiamo risparmi fino al 60 per cento rispetto alle caldaie a gas.
Perché partite dalle caldaie, quando tanti puntano su pannelli solari e fotovoltaico?
Partiamo dalle caldaie perché ci sono bandi ad hoc in scadenza a settembre. Punteremo anche sui pannelli, appena si presenterà la possibilità di un finanziamento: l’attenzione ai bandi è massima.
Qualche progetto in vista per settembre?
A settembre lavoreremo per il bando regionale del distretto del commercio, che ha sempre premiato Erba con importanti finanziamenti. Contiamo di ottenerne ancora e di utilizzarli per la riqualificazione complessiva di via Volta: si progetta a settembre, i risultati del bando arriveranno alla fine dell’anno e se tutto andrà bene nel 2023 partirà un cantiere importante per il centro.
Riprenderanno anche le asfaltature in sospeso?
Sì. Le abbiamo sospese per evitare che le compagnie telefoniche rovinassero strade appena asfaltate per posare la fibra. In queste settimane stiamo chiedendo agli operatori l’elenco preciso dei punti in cui devono intervenire, quando avremo tutte le risposte verrà concluso il piano asfalti della passata amministrazione.
Parliamo di politica. Gira voce che dopo aver “conquistato” Erba voglia correre anche per la presidenza della Provincia di Como a fine anno: c’è qualcosa di vero?
(Dieci secondi di silenzio). Scrivete così: a domanda non risponde.
Qualcosa su Forza Italia la diciamo? Lei è coordinatore provinciale ed è fra i sindaci che hanno firmato l’appello a sostegno di Mario Draghi quando ha presentato le dimissioni. Non è stato folle far cadere il Governo e far sciogliere le Camere?
Dobbiamo essere chiari. La crisi politica l’hanno aperta i Cinque Stelle quando non hanno votato la fiducia sul Dl Aiuti. A cascata Forza Italia e Lega hanno detto “benissimo, andiamo avanti comunque ma senza i Cinque Stelle”. Il premier però ha mantenuto la sua posizione e non ha preso in considerazione la proposta. Quanto alle elezioni, l’alternativa al voto sarebbero stati altri tecnici al Governo come nel 2011, quando ci trovammo Mario Monti con tutto quello che ha comportato. Per me i tecnici sono sempre un commissariamento pericoloso della politica.
E quindi andremo a votare. Chi candiderà Forza Italia sul territorio? State valutando anche i candidati per le regionali, dopo il passaggio di Alessandro Fermi alla Lega?
Forza Italia ha avanzato delle candidature per le politiche come tutti i partiti, per ora restano riservate. Tanto le scoprirete fra pochi giorni. Posso assicurare che la partita del 25 settembre è completamente slegata da quella delle regionali, adesso nessuno sta pensando a Milano.
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