I Romano a Brescia non si fanno riprendere in video: lei distaccata, lui taciturno
I condannati Rosa Bazzi e il marito Olindo Romano a tratti sono sembrati quasi spettatori non interessati
Lui entra nella gabbia dell’aula della Corte d’Appello, al pian terreno del palazzo di giustizia di Brescia. Lei è già seduta sulla panchina dietro le sbarre. Lui la saluta e si avvicina. Si mettono accanto. Parlottano, ma poco. Lo stretto indispensabile. Qualche battuta. Nulla a che vedere con la coppia che rideva, si cercava, si abbracciava nella gabbia della Corte d’Assise di Como, nel 2008. I tempi in cui speravano in una «cella matrimoniale», che nessuno ha mai promesso loro, sembrano tramontati per sempre.
Rosa Bazzi entra in Tribunale con un piumino chiaro. Olindo Romano ha un pile azzurro, con la cerniera nel mezzo. Rosa Bazzi è sempre esile, esattamente come ai tempi del processo di primo grado. Olindo Romano è invece apparso più grasso, rispetto al passato.
Chi li ha avuto accanto per oltre cinque ore, nel corso dell’udienza del processo di revisione, li ha descritti come fossero spettatori quasi disinteressati.
Pochissime battute con i loro avvocati, anche nel corso delle pause. Lui ormai completamente stempiato. Lei con i capelli punteggiati di bianco.
Su quella panchina sono rimasti per tutto il tempo senza mai spostarsi. Un saluto fugace con i legali alla fine dell’udienza e poi via.
Di loro nessuna immagine. quasi paradossalmente, visto l’enorme esposizione mediatica con tanto di “interviste esclusive” ai media innocentisti, hanno negato il consenso a essere ripresi. Per cui le telecamere di Un giorno in pretura di RaiTre non li hanno mai potuti cercare durante tutta l’udienza.
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