Il “l’ago di Bosisio” accende gli animi. «Non esiste». «Ma è un gioco di parole»
Pusiano L’iniziativa di Matteo Beretta, capogruppo di minoranza e progettista del lungolago. Ma replica il sindaco Fabio Galli: «Mi stupisce di come abbia pensato a questa provocazione»
Adesso esiste anche il lago di Bosisio, anzi il “l’ago”, non bastava il lago di Lecco ad agitare le notti dei comaschi. La provocazione arriva dal lungolago di Bosisio Parini, in una scritta sul pavimento presente sul belvedere, la particolarità è che questo lungolago di Bosisio è stato progettato dal candidato sindaco a Pusiano, pusianese e capogruppo in consiglio comunale in paese, Matteo Beretta. È bastato poco, appena la foto ha iniziato a girare sui social, subito una delle pagine di Pusiano, “Pusiano il paese dei tramonti”, ha scatenato la polemica da parte dei pusianesi: «Il lago di Bosisio non esiste»; «Il vero nome è lago Eupili», «È come il Lago di Lecco», «Al tempo di Plinio il Vecchio era lago Eupili, da allora in poi il suo nome è lago di Pusiano»; «Che tristezza».
Il sindaco di Pusiano Fabio Galli, avversario politico di Beretta, non si sottrae alla polemica: «Il lago di Bosisio, come il Lago di Lecco, non esiste, c’è solo un paese che abbraccia il lago, la cui piazza è sul lago e che guarda da sud il lago ed è Pusiano. Mi stupisce che un progettista con “Pusiano nel cuore” abbia pensato a questa provocazione, ma lo dico divertito non in tono polemico». Lo stesso progettista del lungolago di Bosisio, nonché come detto capogruppo in consiglio comunale e candidato sindaco alle ultime elezioni comunali a Pusiano, Matteo Beretta, spiega il gioco di parole: «Ho visto la polemica scaturita da questa scritta che ho pensato insieme alsindaco di Bosisio Giuseppe Borgonovo, me l’aspettavo, in realtà si tratta principalmente di un gioco di parole riguardante la forma del lungolago di Bosisio che è appunto ad ago: per questo il l’ago di Bosisio. Richiamando poi naturalmente la vendita del lago di Pusiano da parte dell’allora sindaco di Bosisio come scritto nel testo». Il fatto avvenne con un’asta che ebbe luogo il 16 marzo 1874, ma già allora comunque il lago veniva definito: «...come detto di Pusiano». Infatti il documento storico, appunto l’avviso d’asta, scrive: « ...per la vendita del lago detto di Pusiano e sue pertinenze di proprietà del comune di Bosisio, mandamento di Oggiono che avrà luogo nel giorno 16 marzo 1874 a mezzodì nel suo ufficio comunale di Bosisio con le norme portate dal relativo capitolato».
Beretta comunque ammette che di fondo c’è anche una provocazione: «Il gioco di parole nasce naturalmente per la forma del lungolago, richiamando la storia della vendita del lago e si fa ovviamente anche una provocazione».La pagina Facebook che ha rilanciato, da Pusiano, con polemica, l’immagine e la scritta legata al lago di Bosisio è: “Pusiano il paese di tramonti”. Giovanni Rigamonticuratore della pagina spiega: «Credo quella di Bosisio sia principalmente una provocazione che ci può anche stare, c’è ancora risentimento da parte loro per la vendita del lago. Il lago comunque è quello di Pusiano e non esistono giochi di parole o dubbi, però l’idea trovata per raccontare il lungolago di Bosisio può essere divertente. Personalmente sono amico del sindaco di Bosisio e anche del progettista, Matteo Beretta, mi sembra sia stata un’idea curiosa fermo restando che il lago è quello di Pusiano».
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