Il lago di Montorfano è diventato verde, ma per le analisi i batteri nell’acqua non sono allarmanti
Ambiente La fioritura delle alghe è stata molto intensa, ma la situazione per il Parco Valle Lambro è sotto controllo
Come era stato previsto, i primi risultati sull’ingente fioritura algale nelle acque del Lago di Montorfano, confermano la presenza di cianobatteri.
Una situazione che sembra non preoccupare particolarmente il Parco regionale della Valle del Lambro, ente gestore della Riserva naturale del Lago di Montorfano. Nei giorni scorsi è pervenuto al Parco Valle del Lambro il riscontro delle analisi sui prelievi effettuati dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale, allertata dallo stesso parco.
«Dalla nota si evince che si tratta, come da una prima valutazione, di cianobatteri, che sviluppano fioriture in condizioni di elevata temperatura delle acque e in assenza di turbolenza – spiega il presidente dell’ente parco, Marco Ciceri - Per valutare la loro quantificazione e l’eventuale rischio sanitario correlato, la stessa Arpa ha demandato all’Ats Insubria una specifica valutazione. Arpa ha comunque confermato che non ci sono, dalle loro analisi dei dati analitici, evidenti criticità rispetto al 2021. Per l’esaurimento del fenomeno occorrerà attendere il cambiamento delle condizioni meteorologiche, ovvero diminuzione delle temperature, piogge e rimescolamento delle acque».
Il parco riporta un estratto delle analisi fatte da Arpa, che permettono di non create particolari allarmismi: «Dall’analisi dei dati analitici rilevati sulle acque attualmente in nostro possesso (campionamento del 6 luglio), e da quelli misurati in campo mediante l’utilizzo di sonda multiparametrica, non risultano evidenti criticità rispetto al 2021 – si legge nella relazione -. L’ultimo rilievo, effettuato in campo lungo la colonna d’acqua il 6 settembre, aveva evidenziato l’avvenuto completo rimescolamento delle acque. I valori misurati in tale occasione non presentavano alcuna criticità, riscontrando una buona ossigenazione a tutte le profondità. Per valutare eventuali impatti sull’intero ciclo biogeochimico del lago conseguenti alla crisi idrica e all’abbassamento del livello del lago, occorrerà attendere il completamento dei campionamenti stagionali».
L’arrivo delle piogge dovrebbe quindi riportare tutto alla normalità.
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