Il montascale della scuola è rotto. E il bambino infortunato deve mangiare in classe
Erba L’impianto della scuola elementari di Arcellasco fuori uso ormai da mesi, nonostante le segnalazioni. Impossibile scendere in mensa: protestano i genitori
Il montascale non funziona da mesi, lo stesso vale per uno dei due termosifoni che riscaldano la classe seconda. E poi c’è il problema dei liceali che lasciano il motorino fra gli stalli riservati alle auto nel parcheggio esterno delle stesse scuole elementari di via Marconi. Le segnalazioni, tutte relative al plesso di Arcellasco, arrivano dai genitori e trovano conferma tra i rappresentanti del consiglio d’istituto.
Nei giorni scorsi alcuni genitori hanno contattato “La Provincia”, per portare alla luce nodi irrisolti da mesi. La prima segnalazione, la più grave, è relativa al malfunzionamento del montascale interno: un bambino con una gamba rotta non può più raggiungere la mensa, quindi è costretto a pranzare in classe. Il caso vuole che nella stessa classe, la seconda elementare, non funzioni più uno dei due termosifoni.
«Un bimbo con la gamba rotta deve spostarsi in sedia a rotelle: per ovviare all’impossibilità di raggiungere la mensa, pranza in classe con alcuni amici che fanno a turno per tenergli compagnia insieme a una bidella»
La scuola, a sentire i genitori, si è attivata subito per superare queste criticità inviando diverse segnalazioni in municipio: la manutenzione della struttura dipende direttamente dal Comune, al pari degli altri plessi sparsi fra il centro e le frazioni. Claudia Cinacchi, membro del consiglio d’istituto, conosce bene il plesso di Arcellasco. «Le segnalazioni - conferma - sono veritiere, effettivamente il montascale non funziona già da un po’. Il problema si è posto con una certa urgenza a gennaio per un bimbo con la gamba rotta che deve spostarsi in sedia a rotelle: per ovviare all’impossibilità di raggiungere la mensa, pranza in classe con alcuni amici che fanno a turno per tenergli compagnia insieme a una bidella».
Il termosifone guasto è nella stessa classe. «Uno dei due non funziona, sembra sia un problema legato alle termovalvole. La fortuna è che in quell’aula ci sono 24 bambini, con le temperature miti di quest’inverno si è riusciti a ovviare al disagio. La scuola ha contattato il Comune, preside e docenti sono sempre molto attenti, e qualche sopralluogo da parte dei tecnici è stato effettuato, per ora però niente di risolutivo».
Problemi anche per il parcheggio esterno
Fin qui i problemi all’interno della scuola. Poi c’è il tema del parcheggio esterno, che serve tutta la frazione: a spiegarlo, ancora una volta, è il consigliere comunale Giorgio Zappa. «Avevo sollevato il tema mesi fa proprio su La Provincia - ricorda - ma nulla è cambiato. La questione è semplice: i ragazzi del vicino liceo Galilei non possono mettere i motorini all’interno dell’istituto, quindi li lasciano nel parcheggio all’esterno delle elementari spesso fra gli stalli riservati alle auto. Così non si può andare avanti».
L’ideale, ribadisce Zappa, «è che il Galilei consenta agli studenti di entrare con i motorini, come è sempre avvenuto in anni passati. Arcellasco è una frazione con una scarsa dotazione di posti auto rispetto alle necessità, non è possibile che i posti vengano occupati dai motorini». Il comandante della polizia locale, Giovanni Marco Giglio, aveva invitato i ragazzi a lasciare le moto a lato strada in punti in cui non intralcino la circolazione, in attesa di una soluzione definitiva, ma pochi sembrano averlo ascoltato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA