La tragedia di Matteo Pozzoli, pilota erbese precipitato sull’Etna. Per lui è stato posato un monumento in Sicilia
Erba Il pilota del Canadair e il collega morti sull’Etna. Papà Filippo: «Le alte sfere hanno già dimenticato»
Una cerimonia toccante, con la famiglia presente e un Canadair a sorvolare Linguaglossa – sull’Etna – dopo che il monumento era stato svelato.
È quella che si è tenuta ieri nel comune in provincia di Catania, abitato i cui monti erano stati flagellati dal fuoco e su cui stava operando Matteo Pozzoli quando, con il collega Roberto Mazzone, precipitò al suolo. I due erano impegnati proprio nelle difficili operazioni di spegnimento delle linque di fuoco che divoravano la montagna minacciando l’abitato. Era il 27 ottobre di un anno fa. «Il monumento è stato voluto dai colleghi di Matteo per onorarne la memoria, sua e di Roberto – ha detto ieri papà Filippo Pozzoli – Siamo scesi in Sicilia per ringraziare la popolazione e il Comune di Linguaglossa, mentre le alte istituzioni hanno già dimenticato l’accaduto. Questi ragazzi sono eroi che rischiano la loro vita quotidianamente affidandosi solo alle loro capacità e alla forza di volontà».
«È importante ricordare quello che fanno i piloti dei Canadair – ha concluso Filippo Pozzoli – Non lo fanno per soldi ma solo per puro spirito di servizio, per aiutare gli altri, dedicandosi all’uomo nella giusta maniera. Per questo sono eroi».
La tragedia di Matteo Pozzoli, pilota erbese precipitato sull’Etna. Per lui è stato posato un monumento in Sicilia. Video
Ricordiamo che sulla tragedia di Linguaglossa la Procura di Catania non ha ancora chiuso il fascicolo (aperto per disastro aviatorio e incendio boschivo) che è sempre rimasto a carico di ignoti. La famiglia di Matteo Pozzoli è assistita dall’avvocato Walter Gatti che ha nominato anche il generale Carlo Landi come consulente di parte. Tra le domande poste dal pm c’era anche lo stato di manutenzione del Canadair precipitato.
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