Il museo di Erba è da spostare, trasloco per 360 reperti archeologici

Villa Ceriani Parte lunedì la delicata operazione necessaria per effettuare i lavori nello stabile. Nominato un restauratore per vigilare sulla sicurezza

Trecentosessanta reperti archeologici da spostare e mettere in sicurezza, sotto lo sguardo attento degli esperti. Sessanta scatoloni pieni di materiali rimasti per decenni in magazzino da studiare e inventariare, nella speranza che emerga qualche tesoro. Lunedì partono tre settimane di fuoco per il Museo Civico di Erba, chiamato a un trasloco senza precedenti per favorire l’avvio dei lavori di restauro di Villa Ceriani che proseguiranno fino alla primavera del 2026.

Procedure

Gli interventi di restauro, finanziati con 5 milioni di euro attraverso il Pnrr, sono già stati affidati alla società Consorzio stabile Santa Chiara di Favara. L’allestimento del cantiere è partito con le operazioni propedeutiche, ma i lavori entreranno nel vivo all’inizio di agosto: restano tre settimane di tempo per mettere in sicurezza tutti i reperti del Museo Civico e dello studio della costumista Franca Squarciapino, che si trovano all’interno della villa di via Foscolo a Crevenna.

All’organizzazione del trasloco sta lavorando l’assessore alla cultura Paolo Farano insieme alla direttrice del museo Clelia Orsenigo, alla dirigente del settore lavori pubblici Anna Bargna e al responsabile degli uffici culturali Matteo Pozzoli.

Lunedì inizia lo spostamento dei 360 reperti che fanno parte della collezione aperta al pubblico (tra questi ci sono i tre resti di mummia egizia restaurati lo scorso anno): è un’operazione molto delicata che richiede la presenza di esperti restauratori.

«La Soprintendenza - spiega la dirigente Bargna - chiede che lo spostamento dei beni venga effettuato alla presenza di restauratori abilitati e con adeguata esperienza. Si tratta di spostare circa 360 reperti archeologici di varia natura, abbiamo affidato il servizio di consulenza alla società Calliopearte di Milano».

La società invierà esperti in diversi campi per controllare che i reperti vengano spostati in sicurezza. Per questioni di sicurezza, non verrà resta nota al pubblico la collocazione dei manufatti.

Dal 22 luglio entrerà in gioco un’altra società, la ArtCare di Triviolo, specializzata nella movimentazione di opere d’arte: si occuperà di spostare gli oggetti e i reperti più pesanti e ingombranti.

Costumi

Per quanto riguarda lo studio della costumista Squarciapino, che si trova all’interno della villa e ospita opere d’arte di pregio, parte dei materiali verranno trasportati altrove, altri resteranno all’interno della villa in sicurezza; Squarciapino e i suoi collaboratori potranno accedere allo studio nel corso dei lavori in presenza della conservatrice Orsenigo.

Il trasloco è l’occasione per riscoprire vecchi tesori. Nei magazzini del museo ci sono 60 scatoloni contenenti centinaia di reperti emersi nel corso della campagne di scavo archeologico effettuate in passato sul territorio: lo studio e l’inventario di tutti i reperti, anche in vista di una futura esposizione al pubblico, verrà effettuata dall’esperto Marco Biraghi di Bulgarograsso. Chissà che non emerga qualche oggetto prezioso rimasto per anni a prendere polvere sugli scaffali.

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