Il ricordo di Cristina Mazzotti viaggia in ambulanza
Longone Intitolato alla diciottenne uccisa dalla criminalità organizzata un mezzo di Segrino Soccorso e l’anno prossimo la camminata nel 50° anniversario
Ieri, un’atmosfera di partecipazione ha avvolto la cerimonia di dedicazione di un’ambulanza a Cristina Mazzotti, la ragazza di 18 anni rapita e e morta nel 1975. Un gesto simbolico che segna l’inizio di un percorso di commemorazione e di impegno civile da parte dell’associazione Segrino Soccorso.
La volontà
«La nostra volontà è di adottare Cristina per sempre - ha dichiarato Angelo Volonterio, presidente di Segrino Soccorso. Non vogliamo che il suo nome venga dimenticato. Per questo motivo, oltre all’ambulanza, dedicheremo a Cristina anche un furgone e organizziamo ogni anno una camminata in sua memoria, nel giorno del suo compleanno».
«Siamo partiti con tanto anticipo, abbiamo già raccolto circa duemila euro e abbiamo deciso di tenerli per il cinquantesimo, perché vorremo creare un appuntamento ancora più bello. L’organizzazione è nostra, assieme alla Protezione civile».
«Tra fine novembre e inizio dicembre lanceremo un corso di primo soccorso per insegnare alle persone come utilizzare il defibrillatore - ha aggiunto Volonterio - È un modo concreto per onorare la memoria di Cristina e per salvare vite».
Arianna Mazzotti, nipote di Cristina, in rappresentanza della famiglia, ha ringraziato tutti coloro che si sono uniti a questa iniziativa: «Il mio invito alla comunità è di essere partecipe, sarà importante avere un’alta partecipazione. Sarà un’occasione per incontrarci e condividere momenti assieme in ricordo di Cristina».
Anche “La Nostra Famiglia” ha espresso la sua volontà di collaborare: «La nostra camminata si terrà il 6 aprile e saremo felici di sostenere l’iniziativa in memoria di Cristina», ha spiegato Giovanni Brambilla, uno degli organizzatori. Lungo il percorso della Camminata dell’Amicizia ci sarà un gazebo apposito.
Padre Giovanni Giovenzana ha benedetto l’ambulanza, sottolineando l’importanza di ricordare questa giovane vittima e di trasformare la violenza in amore: «Cristina è un simbolo, un momento di ingiustizia da cui non è prevalsa la violenza ma l’amore - ha affermato il religioso - Ricordare è fondamentale».
La vicenda
La camminata in memoria di Cristina, prevista per il 22 giugno, giorno del suo compleanno, vuole essere un momento di riflessione e di unione per l’intera comunità.
La storia di Cristina Mazzotti è una ferita ancora aperta nel cuore di molti: rapita sotto casa il 30 luglio 1975, venne segregata e morì di stenti durante la detenzione. Una volta incassato il riscatto, i rapitori abbandonarono il suo corpo in una discarica di Galliate, dove venne ritrovato il primo agosto dell’anno successivo. Proprio in questi giorni a Como è in corso il processo contro i presunti mandanti e gli esecutori materiali del rapimento.
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