Il sindaco di Asso: «Me ne vado. Ma pronto a tornare»

La decisione di lasciare l’incarico di sindaco ufficializzata nei prossimi giorni dopo l’incontro con il prefetto. «Impossibile convincere i tre non eletti a rientrare. Le dimissioni di massa? Avevano un mandato da onorare»

La prossima settimana il sindaco Tiziano Aceti incontrerà il prefetto mettendo fine alla sua amministrazione, in netto anticipo sulla scadenza naturale della legislatura. È stato impossibile convincere i tre non eletti della sua lista a subentrare ai quattro consiglieri della maggioranza che si erano dimessi nei giorni scorsi.

Meglio quindi concentrarsi sulle prossime elezioni a cui Aceti annuncia comunque di volersi candidare. Insomma non è ancora chiusa questa esperienza amministrativa e si parla già delle prossima consultazioni: oltre a quella di Tiziano Aceti - che alle ultime elezioni era stato eletto con oltre il cinquanta per cento delle preferenze - sembrano già essere pronte quantomeno due liste per sfidarlo.

È lo stesso Aceti a chiarire che cosa accadrà. «La prossima settimana sarò dal prefetto, ho parlato con i consiglieri non eletti della mia lista e non c’è la possibilità di continuare, in particolare Zanardo per una serie di motivi non ha intenzione di entrare in consiglio», dice Aceti.

Aceti racconta queste ultime concitate giornate dopo le dimissioni di quattro consiglieri eletti con la sua lista ovvero Mirko Donadini Pina, Filippo Nava, Antonella Mazza e Francesco Caldera.

«Per quanto mi riguarda non ho mai avuto particolari litigi o screzi con loro, diversità di vedute ce ne sono state, ma come in ogni amministrazione, si risolveva tutto bevendo un caffè insieme. Probabilmente avrebbero voluto essere più coinvolti e presenti, ma il lavoro e gli impegni che avevano non glielo permettevano. Io come sindaco, con gran parte della giunta, abbiamo dedicato tante ore all’amministrazione comunale».

Qualche sassolino comunque se lo toglie: «Gli assesi comunque non vanno traditi, queste persone (riferendosi ai quattro dimissionari ndr) una volta ultimata la legislatura avrebbero potuto scegliere di andare per proprio conto. Avevano ricevuto un mandato dagli assesi e avrebbero dovuto portarlo a termine. Ora, senza la parte politica, per gli uffici sarà davvero difficile considerando la carenza di personale ».

L’intenzione dell’ormai ex primo cittadino è comunque di ricandidarsi: «Mi ricandido perché questa amministrazione ha fatto molto nonostante le difficoltà. Può darsi non sia stato il miglior sindaco possibile ma di certo ho messo un grande impegno ed ho cercato sempre di ascoltare i cittadini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA