Il sindaco di Erba fa l’avaro: «Niente segretario, meglio risparmiare»

Mauro Caprani risponde sulla mancata nomina del funzionario. E intanto con le dimissioni dell’assessore Proserpio cresce il costo della Giunta: oltre 188mila euro all’anno

Erba

«Volete sapere perché non nomino il segretario comunale? Perché sono pidocchio, faccio risparmiare i cittadini». Il sindaco Mauro Caprani ha risposto così al consigliere Michele Spagnuolo di Erba civica, preoccupato dalla mancanza di un segretario stabile. A crescere, però, sono i costi della giunta: sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale percepiscono tutti l’indennità piena, per un totale di 188.784 euro lordi all’anno.

Lunedì il consigliere Spagnuolo ha rimarcato «una forte discontinuità del ruolo di segretario comunale, viste le nomine, rinunce, sostituzioni, revoche e scavalchi (l’ultimo previsto a scadenza 31 maggio) che si sono susseguite dal 2022 fino ad ora. E siamo solo a metà mandato». Un via vai anomalo: normalmente il sindaco nomina un segretario comunale appena eletto, o conferma il precedente, e lo tiene per cinque anni.

Il primo segretario di Caprani è stato Rocco Roccia, che ha lasciato Erba per andare in un altro Comune vicino a casa. A quel punto il primo cittadino ha evitato altre nomine: per diversi mesi ha svolto la funzione di segretario il dirigente Daniele Fabbrocino, poi sono stati assegnati d’ufficio dall’Agenzia dei segretari (a tempo determinato) prima Werther Pozzi Maggi, poi Emanuela Seghizzi, che è arrivata da poche settimane e resterà fino a maggio.

Spagnuolo chiede se ci siano delle ragioni per giustificare tanta instabilità. «La verità - ha detto Caprani - è più semplice di quel che si crede: io sono pidocchio, se posso far risparmiare qualche soldo all’amministrazione comunale lo faccio. E mi scuso se utilizzo questi termini un po’ “vandali”».

Il sindaco è entrato poi nel merito. «Molti Comuni di dimensioni analoghe a quelle di Erba, penso a Mariano Comense che è anche più grande, non prevedono nel loro statuto la figura dei dirigenti. Mariano non ha dirigenti, i dipendenti di più alto grado sono posizioni organizzative: la differenza di salario è enorme».

Erba, al contrario, «ha già quattro dirigenti in pianta organica e uno (per i lavori pubblici, ndr) che probabilmente arriverà. Questi dirigenti hanno delle competenze che in molti casi si sovrappongono a quelle del segretario comunale, quindi scusatemi ma se posso risparmiare qualche soldino rinunciando al segretario io lo faccio volentieri. Nessuna dietrologia, è solo per risparmiare».

Riguardo al futuro, ha proseguito il sindaco, «può essere che a breve io nomini un segretario comunale da qui alla fine del mandato o può essere che continui a fare il pidocchio, non lo so ancora».

Se l’amministrazione cerca di risparmiare con il segretario, a costare sempre di più è proprio la giunta. Per la prima volta da diversi anni, il sindaco, gli assessori e il presidente del consiglio comunale percepiscono tutti lo stipendio pieno, previsto dalla legge per gli amministratori che non hanno un contratto di lavoro da dipendente.

Prima di dimettersi lo scorso autunno, l’assessore Anna Proserpio percepiva l’indennità dimezzata (è preside al liceo Melotti di Cantù), ma al suo posto è arrivata la pensionata Maria Francesca Frigerio che ha diritto allo stipendio pieno. Quanto al vicesindaco, pochi giorni fa Simona Guerrieri - che lavora nella segreteria dell’assessore regionale Alessandro Fermi - è entrata in aspettativa per dedicarsi completamente a Erba: il suo stipendio è cresciuto di conseguenza.

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