Il “solito” lunedì nero dei treni. Pendolari: «Basta, è allucinante»
Erba Questa mattina Trenord ha soppresso tre corse negli orari di punta per studenti e lavoratori. Rech (Comitato): «La manutenzione ultimamente non esiste e queste sono le conseguenze»
Guasti e interventi di manutenzione ieri mattina hanno lasciato a piedi decine di pendolari nella fascia oraria di maggior affluenza. All’alba Trenord ha comunicato con avvisi e notifiche che tre corse sarebbero rimaste in deposito; alle cancellazioni sono seguiti ritardi per altre corse. Il Comitato pendolari punta il dito contro la mancata manutenzione: «Assurdo che il lunedì non partano treni che sono rimasti in deposito la domenica».
Da settembre cancellazioni e ritardi sono una costante sulla Milano-Asso: negli ultimi cinque mesi salire su un treno puntuale è diventata una scommessa. L’inizio della settimana, in particolare, è sempre critico: lunedì 20 gennaio sono state soppresse due corse e altri treni hanno viaggiato con ritardi fino a mezz’ora, ieri le cose sono andate anche peggio.
Chi ha attivato le notifiche relative alla Milano-Asso sull’app di Trenord si è svegliato con una pessima notizia: «Si avvisa - ha fatto sapere la società ferroviaria intorno alle 6 - che oggi non partiranno i seguenti treni a causa di un intervento di manutenzione straordinaria: 1611 da Milano Cadorna alle 6.09, 624 da Asso alle 7.03, 628 da Asso alle 8.33».
I problemi non sono mancati anche nella seconda parte della mattinata. Il treno 1630 partito da Erba alle 9.16 ha viaggiato con 22 minuti di ritardo, il treno 631 delle 10.09 da Milano Cadorna con 10 minuti di ritardo: in entrambi i casi, ha fatto sapere Trenord, la motivazione va ricercata in «un guasto che ha richiesto un intervento tecnico».
Questa volta passaggi a livello, stazioni, scambi e rotaie non c’entrano: i guasti hanno interessato i treni. «Qui non è colpa dell’infrastruttura» conferma Christian Rech, rappresentante del Comitato pendolari Milano-Asso, «ma del materiale rotabile. E secondo me va sottolineata la gravità del fatto che due treni (le corse soppresse sono tre, ma due sarebbero state effettuate dallo stesso convoglio, ndr) che sono rimasti in deposito la domenica non sono partiti il lunedì mattina perché guasti».
Insomma: per Rech ci sarebbe stato tutto il tempo di intervenire in anticipo, o quanto meno di studiare un’alternativa. «Ma la manutenzione preventiva ultimamente non esiste. Regione Lombardia ha investito per acquistare nuovi treni, la flotta non è vecchia: il problema è tutto legato alla manutenzione. E alla mancanza di mezzi di riserva, “scorte calde” dislocate in diversi punti della linea, da mettere in campo in caso di emergenza». Il punto, almeno sulla Milano-Asso, non è certo il sovraffollamento dell’infrastruttura. «Ci teniamo sempre a ribadirlo, prima che a qualcuno venga in mente di tagliare il numero delle corse per ridurre ritardi soppressioni e disagi. L’infrastruttura, a patto che anche in questo caso venga fatta manutenzione preventiva, può gestire tranquillamente tutti i treni che continuano a guastarsi».
Le giornate nere con soppressioni nelle ore di punta sono a cadenza settimanale, senza contare i ritardi anche importanti che interessano altre corse.
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