Il torrente tra le case: «Un mese di rilievi, poi via con i lavori»
Erba Il sindaco Caprani ha scritto ai 65 proprietari delle abitazioni che si trovano a ridosso del Bova. Spesa complessiva di oltre 600mila euro
«La prossima settimana inizieranno i rilievi propedeutici alla messa in sicurezza del torrente nel tratto più critico su cui insistono le vostre proprietà. Lo studio tecnico opererà per circa trenta giorni, i lavori veri e propri partiranno invece il prossimo autunno». Il sindaco Mauro Caprani ha scritto una lettera indirizzata a 65 proprietari di abitazioni poste a ridosso del torrente Bova, nel tratto lungo un chilometro compreso tra il ponte di via Foscolo a Crevenna e il ponte di via Fatebenefratelli vicino all’ospedale di Erba.
Obiettivo
L’obiettivo è mettere in guardia da eventuali disagi, ma anche sottolineare l’importanza di un’opera del valore complessivo di 620mila euro: con le case costruite di fatto a contatto con l’acqua, la stabilizzazione dei versanti non è rimandabile. Non a caso l’assessore regionale al territorio Gianluca Comazzi ha disposto un finanziamento di 380mila euro, integrato poi dal Comune di Erba con una variazione di bilancio da 240mila euro.
I destinatari della lettera sono 65, distribuiti in 25 edifici. «Grazie a un finanziamento ottenuto da Regione Lombardia a cui abbiamo aggiunto fondi del bilancio comunale per un totale di 620mila euro - scrive Caprani - dalla prossima settimana inizieranno i rilievi propedeutici alla realizzazione dei lavori consistenti nella messa in sicurezza delle sponde del torrente Bova, nel tratto più critico sopra il quale insistono le vostre proprietà».
Lo studio tecnico incaricato della progettazione dell’intervento, prosegue il primo cittadino, «opererà per circa 30 giorni lavorativi sulle sponde del tratto compreso dal ponte di via Foscolo e il ponte di via Fatebenefratelli. I lavori veri e propri, invece, dovranno prendere avvio dal prossimo autunno». La lettera si conclude così: «Ci scusiamo fin da ora per eventuali disagi per la realizzazione di un’opera che ritenevamo essenziale per la messa in sicurezza del territorio». Al di là dei rumori che si potranno registrare nel corso del cantiere vero e proprio, anche nella fase dei rilievi in partenza la prossima settimana è richiesta la comprensione dei cittadini: i tecnici potrebbero chiedere di accedere ad alcune abitazioni per effettuare i controlli del caso sul corso d’acqua.
Le indagini preliminari, la progettazione dell’intervento, la direzione dei lavori e la futura validazione sono stati affidati a Massimo Riva dello Studio geologico tecnico lecchese di Lecco per 64mila euro. Se la fase propedeutica durerà 30 giorni lavorativi, più difficile è immaginare la durata dei lavori veri e propri in partenza in autunno.
Minoranze
Il tema è emerso nella scorsa seduta del consiglio comunale, quando l’assemblea ha approvato lo stanziamento della quota erbese da 230mila euro con una variazione di bilancio. A domanda dei gruppi di minoranza, il sindaco Caprani ha risposto che «molto dipenderà dalle condizioni meteorologiche. Si tratterà di lavorare in un torrente, a seconda della pioggia potranno esserci momenti di piena che renderanno più difficoltoso il cantiere».
Al termine dei rilievi propedeutici si avrà comunque un’idea più chiara degli interventi da effettuare e delle tempistiche da mettere in conto.
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