In Valle Bova torna il falco pellegrino: arriva l’ordinanza per non disturbarlo

Erba Anche quest’anno il rapace ha iniziato a nidificare nella zona del Buco del Piombo. Vietate le arrampicate sulle falesie, schiamazzi nell’area di tutela e forti rumori sui sentieri

Vietate le arrampicate e gli schiamazzi in Valle Bova per non disturbare il falco pellegrino. Anche quest’anno il rapace sta nidificando nella riserva naturale erbese, a pochi passi dal Buco del Piombo, e l’amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza a tutela dell’animale: i divieti sono in vigore dall’11 aprile e proseguiranno fino al 15 giugno.

L’ordinanza è firmata dalla dirigente Anna Bargna, responsabile dell’ambiente e della gestione della riserva naturale, ma è stata richiesta martedì dalla polizia locale della Provincia di Como al fine di tutelare i siti di nidificazione dell’aviofauna selvatica: in questo caso si parla del falco pellegrino, vecchia conoscenza della Valle Bova.

I divieti

«Le osservazioni condotte dal personale di vigilanza venatoria della Provincia di Como - scrive Bargna - hanno consentito di identificare con precisione i siti in cui il falco, nei giorni scorsi, ha dato avvio alla nidificazione». È stato dunque possibile circoscrivere i divieti, che interessano comunque un’area molto vasta. I punti precisi in cui sono stati identificati i nidi non vengono mai resi noti per questioni di sicurezza e di tutela degli animali.

Fino al 15 giugno è vietata «ogni possibilità di accedere, arrampicare, risalire e discendere in qualsiasi modo o tecnica sulle pareti e per l’intero settore di falesia compreso tra la Grotta del Buco del Piombo e la cascata della Valle del Caino». Divieto di accesso anche sulle vie di arrampicata Ettore braccia di piombo, Giurassica, Mario Imperial, Ciribaubau e Diretta, poste sulla parete posta a est della cascata in Valle del Caino.

Sono inoltre vietati schiamazzi e i rumori superiori ai 50 decibel diurni e ai 40 decibel notturni lungo il percorso del torrente Bova compreso dalla Val da Puzzò e dal limite nord del Campirone fino a un’altitudine di 800 metri. Non si potranno dunque utilizzare attrezzi da lavoro e veicoli a motore, fatta eccezione per i mezzi di soccorso e quelli autorizzati dall’ente di gestione della riserva naturale. Dei controlli - che certo non mancheranno - si occuperanno gli agenti della polizia locale provinciale e cittadina, le guardie ecologiche volontarie della Provincia di Como e della Comunità Montana del Triangolo Lariano, il corpo forestale.

L’ordinanza è stata notificata direttamente al Cai Erba e all’associazione sportiva Climberba, perché venga diffusa tra tutti soci che frequentano assiduamente la Valle Bova.

Monitoraggio

La tutela dei falchi pellegrini, con ordinanze emesse dal Comune di Erba e un monitoraggio costante da parte degli esperti, è determinante per favorire la cova e la nascita dei piccoli: se i falchi venissero disturbati, potrebbero abbandonare definitivamente le uova.

Fino ad ora le misure hanno sempre funzionato. Sono molti anni che i rapaci tornano a nidificare a pochi passi dal Buco del Piombo, prova del fatto che i divieti funzionano. Con buona pace degli appassionati di arrampicata, chiamati a spostarsi altrove per due mesi.

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