Inchiesta sulla scomparsa di Greta. Di nuovo indagato il giardiniere Tosi

Erba Dopo l’archiviazione, ora la Procura di Rovigo gli contesta l’omicidio preterintenzionale. La svolta a seguito di nuovi sequestri dei carabinieri

C’è una svolta sul caso Greta Spreafico. La Procura di Rovigo torna a indagare su Andrea Tosi, il giardiniere di Porto Tolle che ha trascorso molto tempo con la cantante erbese nei giorni precedenti alla scomparsa del 4 giugno 2022. Lo scorso anno Tosi era già stato indagato per distruzione e occultamento di cadavere, poi il caso venne archiviato; ora si indaga anche per omicidio preterintenzionale.

La cantante

Spreafico - 53 anni, conosciuta nell’Erbese come cantante rock e grande appassionata di musica - si era trasferita a Porto Tolle nell’aprile 2022 per vendere la casa ereditata dal nonno materno. Il rogito era in programma il 6 giugno, ma la donna è scomparsa due giorni prima della compravendita insieme alla sua Kia Picanto. Le ricerche del mezzo, condotte anche nelle scorse settimane nel delta del Po, hanno sempre dato esito negativo.

Tosi, a sua volta appassionato di musica, aveva conosciuto la donna su Facebook e i due avevano iniziato a trascorrere del tempo insieme tra locali e spiagge del Polesine. Il volto del giardiniere è noto al pubblico: Tosi non si è mai sottratto alle telecamere e alle interviste, a partire da quelle della trasmissione Rai “Chi l’ha visto?” che ha dedicato grande attenzione al caso.

L’uomo ha sempre raccontato ai giornalisti di aver trascorso con Spreafico il pomeriggio e la serata del 3 giugno, per poi far ritorno nella sua abitazione a tarda sera. Nelle scorse settimane, a seguito di un sopralluogo nella casa della donna, i carabinieri hanno rinvenuto una borsa con all’interno una copia delle chiavi dell’automobile sparita e una maglietta di colore verde: gli oggetti sono stati sequestrati e inviati ai Ris di Parma per le analisi, insieme ad alcune bottiglie di birra vuote che si trovavano sul tavolo.

Le dichiarazioni

Contestualmente la Procura ha iscritto nuovamente Tosi nel registro degli indagati. Davanti alle telecamere di Telelombardia, nei giorni scorsi Tosi ha ribadito la sua versione dei fatti: la sera del 3 giugno avrebbe trascorso mezz’ora a casa di Greta per bere una birra, poi avrebbe lasciato l’abitazione senza farci più ritorno.

L’emittente lombarda ha trasmesso anche un’intercettazione dell’ottobre 2022 in cui Tosi sembra ammettere al telefono con un’amica di aver ucciso la donna. L’ammissione non era stata ritenuta credibile dagli inquirenti, ma a seguito della riapertura delle indagini potrebbe essere letta sotto un’altra luce. A 25 mesi dalla scomparsa, è bene ricordarlo, di Greta e della sua automobile non è mai stata trovata la minima traccia. L’ultima immagine della donna a bordo del veicolo è stata scattata da una telecamera di sorveglianza di Porto Tolle alle 5.16 del 4 giugno 2022. Poi, il nulla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA