Investite durante la camminata: «Attenti alla scelta dei percorsi»
Erba Domenica un’auto ha travolto due partecipanti all’evento benefico. Grippo: «In futuro serve studiare meglio i tragitti e le misure di sicurezza»
«Approfondirò con gli agenti la dinamica dell’accaduto. Per il futuro serve maggiore attenzione ai percorsi scelti per le manifestazioni podistiche e alle misure di sicurezza da mettere in campo». Sofia Grippo, vicesindaco con delega alla polizia locale, interviene a seguito dell’incidente che ha portato un’automobile a investire due partecipanti del Trofeo Maestro Rinaldo Crosina, tradizionale camminata benefica a sostegno della cooperativa Il Melograno.
La manifestazione si è tenuta domenica mattina, con percorsi da 4 e 8 chilometri per le vie della città, ed era organizzata da Il Melograno in collaborazione con Atletica Erba e con il patrocinio del Comune. Alle 10.40, in via Alserio, due donne di 59 anni sono state travolte da una Bmw che è uscita di strada: sono finite al Sant’Anna di San Fermo della Battaglia e al Manzoni di Lecco con fratture e politraumi; altre due persone si sono buttate nell’erba a lato strada evitando per un soffio di essere colpite dalla macchina.
Campanello d’allarme
Con il senno del poi, si può parlare di tragedia sfiorata. E l’accaduto non può lasciare indifferenti. Via Alserio, un rettilineo senza marciapiedi su cui le automobili corrono spesso (troppo) veloci, rientrava a pieno titolo nel percorso della manifestazione.
A Erba si tengono molte camminate con le strade aperte al traffico, lo stesso Trofeo Crosina è giunto ormai alla tredicesima edizione, e in passato non si sono mai registrati incidenti: per Grippo, però, questo è un campanello d’allarme.
«Prima di tutto - dice il vicesindaco - voglio chiarire con gli agenti della polizia locale la dinamica dell’accaduto, per comprendere bene cosa sia successo e come. Per il futuro servirà certamente un occhio in più alla definizione dei percorsi, che andranno studiati attentamente con gli agenti per valutare possibili criticità. Lo stesso si può dire per le misure di sicurezza da mettere in campo a tutela dei partecipanti».
Correttivi
Certo non è pensabile chiudere completamente otto chilometri di strade cittadine per tutta la durata di una manifestazione podistica, ma si può pensare a qualche correttivo. Quanto al passaggio in via Alserio, della pericolosità della strada si è parlato più volte in passato anche in consiglio comunale: un po’ per l’eccessiva velocità dei veicoli, che corrono su un rettilineo stretto, un po’ per la mancanza di un marciapiede.
«La realizzazione di un marciapiede in quel tratto - spiega l’assessore ai lavori pubblici Paolo Farano - era prevista sfruttando un finanziamento regionale che non è stato ottenuto. Resta in programma, ma si tratta di recuperare i fondi: non è un lavoro da poco». La soluzione potrebbe passare anche dall’accordo con privati che vorrebbero effettuare operazioni urbanistiche nell’area. Una macchina che esce improvvisamente di strada, in ogni caso, è un pericolo per i pedoni anche in presenza di un marciapiede.
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