La benzina continua a salire: in Ticino (per ora) conviene

Le nostre tasche A Pizzamiglio 1,78 euro al litro. In città fino a 1,95 euro. Nel capoluogo risparmio tra gli 8 e i 18 cent. In provincia si sfiorano i 2 euro

La benzina continua ad aumentare e, secondo gli esperti, la salita non si fermerà a breve. In alcune città italiane è stato sfondato il tetto dei 2 euro e in provincia di Como, a Porlezza, si è a un passo. Ma anche nel capoluogo è questione di (pochi) centesimi. Il prezzo più alto per la benzina verde al self service è infatti pari a 1,95 euro. Il più basso, sempre a Como, era ieri pari a 1,85 centesimi al litro.

Il confronto

Per chi si trova in città il pendolarismo verso la Svizzera torna ad essere conveniente. A Pizzamiglio (dove i prezzi sono solitamente più bassi rispetto a Chiasso, anche di diversi centesimi), ieri per un litro di benzina verde si spendevano 1,77 centesimi al litro (bisogna però tassativamente pagare in contanti e in euro se si vuole usufruire del prezzo a cui viene applicato un cambio agevolato). Questo vuol dire che, rispetto a Como, il risparmio - a seconda dell’impianto - va dagli 8 ai 18 centesimi al litro. Per fare qualche calcolo si va da un risparmio su 40 litri compreso tra i 3,2 e i 7,2 euro. Ecco spiegato il perché a Vacallo si vedono molte auto con targa italiana ai benzinai a due passi dal confine. Guardando i numeri a livello provinciale, invece, il prezzo più basso è pari a 1,80 euro a Lambrugo a 1,999 a Porlezza.

Gli aumenti della benzina sono diventati anche terreno di scontro politico a livello nazionale, ma per il momento non è previsto alcun taglio delle accise (così come era stato fatto durante il Governo Draghi). Il tema è arrivato proprio ieri alla Camera con un question time sui carburanti a cui ha risposto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Il prezzo della benzina, ha detto, è «ben diverso dal livello dei prezzi che ci siamo ritrovati noi, quando il governo Draghi fu costretto, essendo stato lì sfondato il tetto dei 2,30 euro, addirittura, a realizzare un taglio delle accise che costò un miliardo di euro al mese».

Il gasolio

Andando ad analizzare il costo del diesel, invece, il Comasco rimane competitivo rispetto alla vicina Svizzera, ma il divario si è molto ridotto e in alcuni distributori il gasolio costa più nel capoluogo rispetto a Pizzamiglio (ieri la tariffa era di 1,86 euro al litro). Sui 100 impianti provinciali (escludendo l’autostrada) si va da 1,71 a 1,92 euro al litro. In città, invece, il minimo è di 1,79 euro al litro e il massimo è di 1,88.

Questo significa che si sta andando ad invertire la bilancia anche sul gasolio, storicamente molto più conveniente in Italia e con gli svizzeri che - oltre alla spesa - si fermavano a fare il pieno.

Già annunciati nuovi aumenti in tutta Europa che, in Italia, pesano di più per via di accise ed Iva.

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